È una terribile sensazione sentirsi bloccati nel e dal passato.

Si può odiare o amare il proprio passato, ma in ugual modo puoi rimanere bloccato dentro di esso.

Potremmo quasi dire che esistono due tipologie di persone: una che ama il suo passato e un’altra che lo odia. Ma le cose ovviamente non sono così nette. Quando odi il tuo passato, in realtà odi alcuni episodi del tuo passato.

Alla fine dell’articolo ti dirò 5 strategie per vivere il tuo presente liberandoti del passato.

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Alcune volte il passato è una cosa che non si riesce proprio a dimenticare e altre volte il passato è una cosa che faresti di tutto per dimenticare. (Meredith Grey)

Tutti abbiamo provato quel particolare sentimento chiamato nostalgia.

La nostalgia è, etimologicamente, il dolore legato al passato.

Così se ami il passato, provi nostalgia/dolore per l’impossibilità di vivere ancora in quei tempi; se odi il tuo passato, provi dolore nel pensarlo. La nostalgia ci porta indietro nel tempo. Ci riporta nei nostri luoghi d’infanzia, ai nostri ricordi, ai giochi e ai sentimenti legati alle relazioni che non ci sono più.

Semplicemente la nostalgia ci porta ad un tempo in cui non avevamo passato:

I bambini sono senza passato ed è questo tutto il mistero dell’innocenza magica del loro sorriso. (Milan Kundera)

Nel corso della vita i sorrisi vengono meno e al loro posto subentrano alcuni ricordi, belli o brutti che siano.

Così guardandoci indietro desideriamo vivere nuovamente l’età dell’oro. Passiamo le nostre giornate a desiderare il passato tendendo al futuro. Il nostro presente si esprime nel ricordo e nell’affanno.

Spesso ci dimentichiamo che la vita è solo presente e si declina nel qui ed ora.




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“Dottore vorrei tornare come prima”

Questa, probabilmente, è la frase che sento pronunciare di più nel mio studio. Non finisco di far accomodare il paziente sulla poltroncina e di offrirgli una bevanda calda, che subito entra in gioco la nostalgia: “Sono venuto qui perché non sono più quella di una volta”

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Tempo fa mi contattò via mail una donna di nome Paola:

“Gentile dottore,
sono alcuni mesi che vorrei fissare un appuntamento. Quando posso venire?”

Il mio primo pensiero fu: come mai Paola ci ha messo così tanto tempo per contattarmi? Misi le domande da parte e fissai un appuntamento. Paola si presentò puntuale; quando entrò mi ritrovai davanti una donna di 35 anni con dei bellissimi capelli neri.

M: Paola, dimmi, cosa ti porta qui?

La donna rispose con voce decisa

P: Voglio andarmene.

Dopo alcuni istanti di silenzio chiesi

M: Vuoi andar via da dove o da chi?

P: Voglio andare via da me stessa. Voglio andare via da questo tempo.

M: Ah non stiamo parlando di un luogo fisico…

P: No… nessun luogo fisico, voglio andare via da questo tempo. Voglio tornare indietro nel tempo quando ero piccola e spensierata…dottore non sono più quella di una volta e mi pesa tantissimo.

M: Cosa ti pesa in particolare? Quale parte dell’anima, che prima non avevi, ti pesa?

P: Non lo so…

Un grande sospiro uscì dalla sua bocca.

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Quel sospiro è stata una delle migliori risposte che poteva dare.

Nelle sedute a venire parlammo a lungo di quel sospiro e del suo significato. Ogni volta che ricordava il suo passato, sospirava. Così facendo si liberava fisicamente di quel peso psichico che la opprimeva.

L’analisi continuò per un po’, finché i sospiri non terminarono e il peso sparì. Paola si rese conto che non poteva tornare indietro, che aveva una vita presente da vivere.




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Le 5 Strategie
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Una cosa ho imparato, ovvero che questa vita va vissuta (C.G.Jung)

Ecco, come promesso all’inizio dell’articolo, 5 strategie per liberarsi dal passato e vivere il presente:

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1. Parla

Innanzitutto, parla del tuo passato doloroso con un esperto, ovviamente intendo uno psicoterapeuta. Ti aiuterà a capire molte dinamiche che davi per scontate o che ti erano sfuggite. Infatti, spesso bisogna allontanarsi da un’immagine per capirne il senso. Purtroppo guardiamo troppo da vicino la nostra vita per poterla capire da soli.

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2. Lasciati andare

Se ti aggrappi a qualcosa che si allontana con ostinazione finirai per cadere. La stessa cosa vale per il passato, quindi parola d’ordine: lascia andare il passato al passato e non lo portare al presente perché già ha agito su di te e non puoi cambiare nulla.

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3. Liberati dei verbi

Liberati dai verbi al passato. Nella maggior parte dei nostri discorsi quotidiani sono assenti i verbi al presente. Invece proliferano declinazioni al passato o al futuro. Ricorda: il modo in cui parliamo è il modo in cui è fatta la nostra psiche. Se parliamo con verbi al passato siamo proiettati psichicamente nel passato.

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4. Ricomincia

Riparti. Tra gli sportivi si dice che è proprio quando non ce la fai più e sei stanco che devi ripartire. Ed è proprio il momento in cui il passato ti sta trascinando indietro con lui, che devi lasciarlo e ripartire nel presente.

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5. Per il quinto consiglio, visto che ne ho finiti, scomodo Osho:

Essere bloccati da qualche parte è una delle sensazioni più orribili.
Quindi, quando ti accorgi di qualcosa, non essere indeciso; agisci secondo la tua intuizione. La vita è semplice e meravigliosa, dobbiamo solo essere chiari su ciò che va abbandonato e ciò che va fatto: cioè quello che senti, non ciò che Gesù, Buddha o qualcun altro hanno detto.
Quello che senti di fare, fallo. Assumiti l’intera responsabilità delle tue azioni. E non c’è nulla di difficile in ciò. Sarai scollegato con il passato e ti trasformerai nell’uomo nuovo.
Tutti hanno la possibilità di diventare l’uomo nuovo o di restare il vecchio. Ci vuole solo una chiara intuizione, e in seguito agire di conseguenza. E necessario avere perlomeno questo coraggio, che non è poi così tanto.

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P.S. Anche il viaggio ci libera da noi stessi, o tenta di farlo… CLICCA QUI per leggere l’articolo sulla psicologia del viaggio!

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Info sull'autore

Michele Mezzanotte

Psicoterapeuta, Direttore Scientifico de L'Anima Fa Arte. Conferenziere e autore di diverse pubblicazioni.

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