Il Blue Whale è un fenomeno contemporaneo drammatico: un gioco che ha come obiettivo la morte.

In questo articolo vi dirò le 50 regole del macabro gioco social che ha portato alla morte centinaia di adolescenti in tutto il mondo, e ne farò una lettura psicologica archetipica, sperando che possa essere utile ai ragazzi che leggono.

Stamattina mentre facevo colazione, sfogliando il “quotidiano” Facebook, mi è capitato di soffermarmi sul recente servizio delle Iene sul Blue Whale, il gioco del suicidio.

Mi sono forzato a guardare, mio malgrado, tutto il servizio e ho iniziato a cercare notizie sul web per capire meglio di cosa si trattasse.

Esistono altri nomi per chiamare il Blue Whale: A silent house, Wake Me Up At 4:20am.

Il Blue Whale è nato in Russia, e dopo aver fatto più di 200 vittime, sta espatriando anche in altri paesi d’Europa e del mondo, tra cui l’Italia.

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Come funziona? Ecco Le 50 Regole

I ragazzi per partecipare al Blue Whale devono seguire 50 regole imposte da un “Tutor” in 50 giorni per conquistare la “vittoria”.

Sembra che spesso i “tutor” siano psichiatri o psicologi (notizia non confermata).

La vittoria del gioco è la morte.

L’ultimo atto deve essere tassativamente documentato con un video. Infatti sul web si trovano numerosi video del genere, che ovviamente vi sconsiglio di vedere.

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blue whale

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Ecco le 50 regole del Blue Whale:

1- Incidetevi sulla mano con il rasoio “f57” e inviate una foto al curatore

2 – Alzatevi alle 4.20 del mattino e guardate video psichedelici e dell’orrore che il curatore vi invia direttamente

3 – Tagliatevi il braccio con un rasoio lungo le vene, ma non tagli troppo profondi. Solo tre tagli, poi inviate la foto al curatore

4 – Disegnate una balena su un pezzo di carta e inviate una foto al curatore

5 – Se siete pronti a “diventare una balena” incidetevi “yes” su una gamba. Se non lo siete tagliatevi molte volte. Dovete punirvi

6 – Sfida misteriosa

7 – Incidetevi sulla mano con il rasoio “f57” e inviate una foto al curatore

8 – Scrivete “#i_am_whale” nel vostro status di VKontakte (Facebook russo)

9 – Dovete superare la vostra paura

10 – Dovete svegliarvi alle 4.20 del mattino e andare sul tetto di un palazzo altissimo

11 – Incidetevi con il rasoio una balena sulla mano e inviate la foto al curatore

12 – Guardate video psichedelici e dell’orrore tutto il giorno

13 – Ascoltate la musica che vi inviano i curatori

14 – Tagliatevi il labbro

15 – Passate un ago sulla vostra mano più volte

16 – Procuratevi del dolore, fatevi del male

17 – Andate sul tetto del palazzo più alto e state sul cornicione per un po’ di tempo

18 – Andate su un ponte e state sul bordo

19 – Salite su una gru o almeno cercate di farlo

20 – Il curatore controlla se siete affidabili

21 – Abbiate una conversazione “con una balena” (con un altro giocatore come voi o con un curatore) su Skype

22 – Andate su un tetto e sedetevi sul bordo con le gambe a pensoloni

23 – Un’altra sfida misteriosa

24 – Compito segreto

25 – Abbiate un incontro con una “balena”

26 – Il curatore vi dirà la data della vostra morte e voi dovrete accettarla

27 – Alzatevi alle 4.20 del mattino e andate a visitare i binari di una stazione ferroviaria

28 – non parlate con nessuno per tutto il giorno

29 – Fate un vocale dove dite che siete una balena

30/49 – Ogni giorno svegliatevi alle 4. 20 del mattino, guardate i video horror, ascoltate la musica che il curatore vi mandi, fatevi un taglio sul corpo al giorno, parlate a “una balena”

50 – Saltate da un edificio alto. Prendetevi la vostra vita.

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A che servono queste regole?
Sono regole che servono a far entrare il ragazzo in un mood specifico riguardante la morte. La forza di questo mood è la costrizione e il soffocamento.

Scopriamo perché.

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Le Balene
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Blue Whale significa Balena Azzurra.

Per capire l’archetipo della Balena dobbiamo ricordarci il racconto biblico di Giona. Giona rimase chiuso per tre giorni e tre notti all’interno del ventre del grande mammifero.

Il nucleo centrale di questo racconto è sicuramente la costrizione emotiva provata da Giona all’interno della balena.

Giocare al Blue Whale significa entrare nel ventre della Balena.

Le regole da seguire, i tempi determinati e l’obiettivo da raggiungere, costruiscono la Balena che inghiotte i ragazzi all’interno di una costrizione emotiva.

I ragazzi sprofondano in questo ventre costrittivo, e desiderano solo liberarsene.

Qui nasce il paradosso.

Come liberarsi da questo marasma di emozioni terrifiche e costrizioni soffocanti e buie come il ventre di una balena?

Il Blue Whale è un gioco perverso, perché da un lato imprigiona l’adolescente, mentre dall’altro offre uno strumento di liberazione: la morte.

Per uscire dal ventre della Balena c’è solo una via d’uscita. O perlomeno così ci fa credere il Blue Whale.

Dopo aver vissuto per 50 giorni all’interno di un solo tipo di emozioni, i ragazzi non vedono altre strade possibili se non quella del suicidio per liberarsi dal gioco stesso.

Il Blue Whale ha un’idea archetipica di fondo.

E come dice James Hillman ne Il Suicidio e l’anima, le idee archetipiche hanno il potere di impossessarsi di noi. Lo sappiamo benissimo tutti, perché tutti siamo stati innamorati, abbiamo creduto nella nostra crescita, ci siamo sentiti esaltati nel trionfo, paralizzati da timori e indecisioni, precipitati nelle paludi della disperazione. In tutti questi stati dell’anima, la nostra coscienza diventava schiava di un’idea dominante, testimoniando in maniera convincente dell’archetipo che ci ha afferrati. Alla stessa stregua possiamo diventare vittime dell’idea dell’individualità. …o dell’idea del gioco Blue Whale. Ma per liberarci dall’idea non è necessario liberarci della nostra persona. (James Hillman, Il suicidio e l’anima)

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In conclusione

A volte ci si chiede in che modo si possa intervenire in questi casi.

Purtroppo però l’intervento può non essere sufficiente per far uscire i ragazzi da un atto monoteistico e da un’idea dominante, come lo è in questo caso il Blue Whale.

I fenomeni monoteistici, come il Blue Whale, possono essere prevenuti imparando a guardare altrove, imparando a cercare nuove soluzioni e vie d’uscita di fronte ai problemi.

Accogliendo il politeismo della psiche riusciremo a guardare il mondo sempre con occhi diversi, e ad apprezzare diversi punti di vista che ci aiuteranno in situazioni difficili dove tutto ci sembra buio, nero e senza via d’uscita. .

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Info sull'autore

Michele Mezzanotte

Psicoterapeuta, Direttore Scientifico de L'Anima Fa Arte. Conferenziere e autore di diverse pubblicazioni.

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