Scelte consce e inconsce

Partiamo dal presupposto che l’amore non si sceglie, tutt’al più è lui che sceglie noi. In particolare ci sono alcune regole inconsce alle quali sottostiamo nella scelta del partner. 

Sembra quasi che l’amore capiti ad hoc, anzi a volte sembra quasi, come dice Ginette Paris, che l’amore ci sia offerto esattamente nel momento in cui siamo giunti alla conclusione che, al prezzo a cui l’amore si paga, tanto vale farne a meno.

Quando entriamo in una relazione d’amore compiamo una scelta importante: passiamo dall’affidarci all’Io, all’affidarci ad un noi.

Come scegliamo questo noi?

Esiste un tipo di scelta consapevole e uno inconsapevole, una conscia e una inconscia.

Il conscio ci porta a scegliere l’altro per interesse, per bellezza, per condivisione di idee, per personalità, etc…

Dove ci conduce, invece, l’inconscio? Qual è il piano inconscio nello scegliere un partner?

In questo articolo voglio indagare due processi inconsapevoli di scelta d’amore: la regola del vuoto e la regola dell’inconsapevolezza.

Scopriamo insieme in cosa consistono.

Le due scelte inconsce

In Vita interiore, Ginette Paris, una delle massime esponenti della Psicologia Archetipica, descrive questi due processi che vengono messi in atto nella scelta di un partner.

Osserviamoli nel dettaglio.

Regola del vuoto

In realtà, da traduzione, dovrei chiamarla regola del buco, ma capite bene la mia difficoltà ad approcciarmi ad una definizione simile 🙂

Le coppie si scelgono secondo un piano inconscio che tiene conto non solo della personalità cosciente, ma anche di quei buchi dell’essere che costituiscono la nostra riserva di possibilità, sia le possibilità nevrotiche che le possibilità di superamento di sé. Nell’attrazione esercitata dall’altro non c’è solo il desiderio di congiungere la nostra forza con quella dell’altro, ma anche di intrappolare la nostra debolezza in maniera da non avere altra scelta se non quella di trasformarsi (G. Paris, Vita interiore, p.61)

I nostri vuoti interiori sono possibilità.

L’altro che scegliamo in base ai vuoti interiori che abbiamo, ci offre due possibilità: una nevrotica, l’altra di superamento di sé.

In primo luogo, il partner andrà a colmare quei vuoti con le sue nevrosi, paure, ansie, etc…

In secondo luogo, colmerà i nostri buchi interiori con aspetti caratteriali che non ci appartengono e che possono attivare un superamento di sé.

Ad esempio, se ho un grave vuoto in termini di aggressività, sceglierò una ragazza aggressiva che mi offrirà la sua aggressività come un dono psichico. Riuscirò ad integrare la sua aggressività ed ad ottenere un superamento di me stesso?

Credo di averla amata perché metteva esattamente il dito nella piaga. Mi ha accusato e ha finito per abbandonarmi. Proprio quello di cui avevo bisogno per trasformarmi (G. Paris, Vita interiore, p.62)

Regola dell’inconsapevolezza

Un’altra strategia inconscia consiste nello scegliere un partner ancor meno consapevole di noi, che rifiuta categoricamente di evolversi. All’inizio è rassicurante, perché possiamo permetterci altrettanta malafede. Coloro che arrivano in terapia a partire da questa situazione imparano molto in fretta due cose: 1) che la stagnazione psichica non è una scelta per loro; 2) come evitare di assomigliare al partner che si rifiuta di cambiare (G. Paris, Vita interiore, p.62)

Quando entriamo in relazione con qualcuno mettiamo in gioco una grossa parte del nostro essere e delle nostre credenze. Ma non sempre nella vita siamo disposti a metterci in gioco. Allora tendiamo a scegliere chi è meno consapevole di noi.

Questa “trovata” inconscia, ci permette di preservare una buona fetta del nostro carattere. Tuttavia, con il passare del tempo, in queste relazioni emergerà un ristagno psichico molto forte.

Quando sentiremo il bisogno di cambiare, non troveremo terreno fertile nel partner che caratterialmente sarà più inconsapevole di noi, pertanto ci troveremo ad un bivio: tradire sé stessi o l’altro?

Mia moglie sembra che non abbia una vita interiore. Lei non vuole un’identità sua, l’unica cosa che le interessa è che io diventi qualcuno, e questo lo definisca. È carina, elegante e totalmente vuota. Io la tradisco con una donna che frequento sul lavoro, una donna sensuale e interessante, con un modo di vestire che rasenta il grado zero dell’eleganza, ma una donna viva (G. Paris, Vita interiore, p.62)

Conclusioni

Siamo sedotti da un’immagine che riteniamo ideale, salvo poi accorgerci che ha il volto dei nostri più riposti fantasmi (A. Carotenuto, Riti e miti della seduzione)

La Psiche compie le sue scelte, e per quanto noi crediamo di esserne consapevoli, c’è sempre l’altra parte, la parte inconscia che agisce con la stessa potenza della consapevolezza.

Più siamo consapevoli, più siamo inconsapevoli. Più grande è la dose di coscienza che abbiamo, più grande sarà la sua ombra, pertanto il suo inconscio.

È importante sapere che, nella scelta del partner, risiedono in egual modo le nostre forze e i nostri fantasmi.

Dal punto di vista psicologico, nessuna scelta capita per caso. Possiamo decidere di ignorarla, tuttavia quella scelta sarà lì ad attenderci al varco, evidenziando il nostro inconscio. 

P.S. CLICCA QUI per leggere Il Vero Amore esiste e va costruito

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Info sull'autore

Michele Mezzanotte

Psicoterapeuta, Direttore Scientifico de L'Anima Fa Arte. Conferenziere e autore di diverse pubblicazioni.

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