Tradimento per la vita

Il tradimento è una rivolta: ogni rivoluzione s’iscrive nell’orbita del tradimento, è tradimento ogni opera d’arte che rompa un circuito obsoleto della conoscenza, è tradimento ogni nuova scoperta, è tradimento ogni originale movimento intellettuale (A. Carotenuto, Amare tradire)

Esiste una mole impressionante di letteratura che riguarda la dinamica del tradimento. Come dice Hillman in Puer Aeternus, il tradire è una dinamica basilare e necessaria durante la crescita personale al fine di sviluppare una maggiore consapevolezza interiore.

Fin da quando siamo piccoli tradiamo e siamo traditi dal mondo che ci circonda e, durante la vita, viviamo costantemente sentimenti legati a questo movimento della Psiche.

In questo articolo focalizzerò l’attenzione sulla differenza tra tradimenti “maschili” e tradimenti “femminili”, ovvero sulla differenza qualitativa che intercorre tra i tradimenti perpetrati delle donne e quelli perpetrati dagli uomini.

Prima però vediamo brevemente cosa significa l’atto del tradimento.

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Il tradimento

Subire un tradimento significa essere consegnati a una morte dolorosa e provare in prima persona le ferite dell’abbandono e la perdita di ogni riferimento abituale. (A. Carotenuto, Amare Tradire)

Innanzitutto il tradimento è un elemento trasformatore soprattutto per chi lo subisce. Infatti, subire o compiere un atto di infedeltà porta a rivoluzionare tutto il nostro modo di vivere la vita quotidiana, sia personale, sia con il partner. L’infedeltà mette in discussione le regole della vita e i limiti che ci eravamo prefissati.

Analizzando l’uso e l’etimologia della parola in questione ci possiamo porre due tipi di domande.

In primo luogo, l’etimologia della parola tradire significa consegnare, in particolare un consegnare ad altri una cosa fidata. Concretamente, questo termine si usava quando si “consegnava” la propria città al nemico. L’uso contemporaneo della parola venne introdotto dai cristiani nel Vangelo: qui me traditurus est, riferito a Giuda che consegno Gesù ai romani.

In secondo luogo, i Francesi ne fanno un uso che ci permette di scoprire un significato profondo del tradimento, infatti lo usano nel senso di scoprire, svelare un segreto.

Le domande che quindi dobbiamo porci di fronte ad un tradimento sono due:

1. Cosa si consegna della coppia ad una terza persona?

2. Quale segreto della coppia si svela con un tradimento?

Fiducia

Rispondiamo alla prima domanda che ci siamo posti: cosa si consegna della coppia alla terza persona?

La fiducia, l’intimità e l’unicità della coppia. Se vediamo la relazione come un nucleo intimo, protetto e fidato, il tradimento lo apre prepotentemente al mondo, sporca per sempre la purezza di una coppia.

La fiducia è ciò che ci lega all’altro, è il collante di ogni tipo di relazione esistente, amicale o amorosa che sia. Senza fiducia viene minato il senso stesso dello stare insieme.

Venuta meno la fiducia rimaniamo soli, ci isoliamo dall’altro che ci ha tradito e siamo costretti a confrontarci con i nostri demoni interiori. Hillman, in Puer Aeternus, ci racconta la famosa novella ebraica nella quale un padre dice al figlio di buttarsi dalle scale rassicurandolo sul fatto che l’avrebbe preso lui. Il bambino si butta, ma il papà non lo prende. Questo è un atto fedifrago che costringe il bambino alla riflessione.

Subire un tradimento ci forza alla riflessione e alla crescita personale:

L’esperienza del tradimento e del lutto può svolgere una funzione trasformativa, se riusciamo a elaborarne il vissuto (A. Carotenuto, Amare tradire)

Mancanza 

Dobbiamo ora rispondere alla seconda domanda: quale segreto della coppia si svela con un tradimento?

L’infedeltà scopre il Velo di Maya della coppia. Infatti ogni relazione, proprio perché intima, possiede un velo che copre i suoi angeli e diavoli, le parti belle e le parti brutte. Se la coppia è in grado di comprendere i demoni all’interno della bolla costruita non è necessario tradire, mentre se il peso di questi demoni è insostenibile, bisogna uscire fuori dal solco che delimita le regole dell’amore.

In altre parole, potremmo dire che ogni tradimento svela una mancanza della coppia. Ciò che non troviamo all’interno della nostra relazione lo andiamo a cercare fuori. Credo, inoltre, che le nuove generazioni saranno più inclini al tradimento perché sono abituate ad avere tutto. Più siamo poco avvezzi alla frustrazione rispetto ad una mancanza, più siamo portati a tradire per avere ciò che vogliamo.

Una volta che la coppia è stata svelata c’è bisogno di una rivoluzione. Se la coppia vuole sopravvivere deve cambiare perché il suo demone è diventato sintomo e realtà.

Il tradimento si trova sempre sulla nostra strada, e non solo per annientarci: se il tradimento destabilizza, è perché qualcosa si ricrei (A. Carotenuto, Amare tradire)

Ricapitolando…

Il tradimento ci consegna a noi stessi e alla nostra solitudine perché rompe i confini della fiducia e svela i demoni intimi della coppia sottolineandone le mancanze.

Ora che abbiamo capito il senso generico di un tradimento. Passiamo ad analizzare le differenze tra un tradimento maschile e uno femminile.

Il tradimento maschile

Il tradimento maschile è genericamente superficiale perché in media l’uomo tende ad essere più ignorante in materia di relazioni. E lo dico da uomo.

Il tradimento compiuto dal maschile non cambia affatto l’uomo perché lui, in fondo, lo affronta con grande superficialità (A. Carotenuto, Amare Tradire)

Spesso il maschile tradisce per sesso. Le mancanze predominanti del maschile sono appunto il sesso, il senso del materno, il calore, la distanza fisica e la libertà. Quando queste dinamiche non sono riconosciute il malessere interiore aumenta fino a sfociare nel sintomo dell’infedeltà, proprio perché l’uomo stesso si è sentito tradito in questi sentimenti.

Il tradimento femminile

La donna che tradisce cambia completamente, soprattutto da un punto di vista psicologico, e il maschile non è mai pronto ad accettare questa metamorfosi (A. Carotenuto, Amare tradire)

Il tradimento femminile è in media più complesso. Le mancanze predominanti sono l’attenzione, le domande e l’ascolto, la sessualità e non il sesso, la condivisione e la solitudine.

Quando la donna, o il femminile, tradisce si sta innescando un cambiamento radicale. Se la coppia sarà pronta alla metamorfosi sopravvivrà, altrimenti perirà.

Conclusioni

L’amore non muore mai di morte naturale. Muore perché noi non sappiamo come rifornire la sua sorgente. Muore di cecità e di errori e tradimenti. Muore di malattia e di ferite, muore di stanchezza, per logorio o per opacità. (Anaïs Nin)

Solitamente accostiamo il tradimento alla data di scadenza di una relazione, il sintomo che indica l’indisponibilità allo stare insieme.

In realtà il tradimento, come dice Carotenuto, deve essere inteso come una rivoluzione, come una richiesta di cambiamento che non abbiamo avuto il coraggio di sollecitare in altro modo, anche attraverso una semplice domanda, o perché questa domanda non è stata ascoltata dal partner.

Chiediamoci ora: c’è effettiva differenza tra tradimento maschile e femminile? In parte si, e in parte no. La matrice di ogni tradimento è principalmente la mancanza di comunicazione e ascolto nella coppia, evidenziando così l’indisponibilità al cambiamento.

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P.P.S. CLICCA QUI per leggere “Quando la fedeltà è un obbligo, è infedeltà verso sé stessi”.

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Info sull'autore

Michele Mezzanotte

Psicoterapeuta, Direttore Scientifico de L'Anima Fa Arte. Conferenziere e autore di diverse pubblicazioni.

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