Sognare l’ex

Sognare l’ex che ci tradisce, l’ex che piange, che ti bacia, l’ex che ritorna, che ti abbraccia, che sta con la nuova fidanzata o ti dà i numeri. Ma chi è stata la prima “Ex” della storia? Il web può dare molte risposte sul significato di sogni come questi. Ma c’è da chiedersi chi per la prima volta ha conquistato il ruolo di “Ex”. Qui, da psicologi che lavorano con le immagini dei sogni in modo clinico, vorremmo suggerire una risposta che difficilmente può essere scovata altrove. E per farlo vogliamo tornare al primo uomo, Adamo, e alla prima donna, non Eva, ma la sua prima moglie, Lilith. Si, è Lei la prima ex della storia dell’uomo. Allora nel mese degli innamorati e di san Valentino la vogliamo onorare per suggerire cosa significa sognare un o una “Ex”.

La prima “Ex” della Storia

Lilith per molte religioni è un demone della tempesta o di altri eventi infausti ma, qui, interessa la Lilith degli ebrei. Quella Lilith che, nata anche lei dalla polvere come Adamo, ne fu moglie pretendendo di avere pari diritti rispetto a lui. Voleva godere delle stesse opportunità del marito e questo ha creato qualche piccolo problema. Niente di più contemporaneo: quante mogli oggi combattono la stessa battaglia primordiale e primitiva? Ma Lilith voleva goderne anche nei piaceri della carne e quindi aveva la pretesa di stare “Sopra” mentre faceva l’amore col marito. E lui, Adamo, poverino, ha iniziato a essere in affanno. Non sapeva proprio come gestirsi con una moglie tanto fallica.

Per questo andò da Dio e gli disse che Lilith era un po’ “fumina” e un po’ troppo intraprendente. “Non è che ci potrebbe essere una moglie un po’ più mite, e con meno grilli per la testa?” Chiese a Dio. Vi suona come frase? E dio rispose di si. Gli faceva tenerezza la fragilità del figlio suo. Quindi gli tolse una costola e da lì formò Eva che, fatta della stessa materia di Adamo, aveva gli stessi suoi grilli. Né uno di più né… anzi qualcuno di meno.

L’ex se ne va o l’ex viene lasciata

Molte tradizioni riportano però che sia proprio Lilith ad andar via. Fugge perché non lo sopporta più quel povero cristo figlio di Dio. Ed è anche un po’ irritata con tutti e due che gli negano le pari opportunità? Insomma vi ricorda di nuovo qualcosa? Direi di dribblare l’immagine come prima rappresentante politica dei diritti delle donne. Non è questa la sede anche se, io stesso credo più nella sua fuga che nella sua cacciata. Qui ci interessa il significato di Lilith in qualità di “Ex”. Il suo voler dominare, il suo voler avere pari dignità e diritti… è questo ciò con cui si ha a che fare quando si sogna un ex.

Ma che vuol dire “Ex”?

Ex è un prefisso latino e significa “fuori di” e indica l’essere fuori da un ruolo occupato in precedenza. Ma ogni volta che lo mettiamo davanti a un verbo otteniamo un significato che rimanda all’atto maieutico del partorire parti di se. Ex -clamare come chiamare fuori, ex-trarre ossia trarre fuori da, ex-mettere, ex- laborare, ex-borso ma divertitevi a trovarne altri mettete ex davanti a qualche parola e il gioco è fatto. Ad esempio ex-fidanzare significherebbe partorire il proprio fidanzato interiore. Quindi quando sogniamo un ex o una ex, la prima cosa da considerare è che stiamo sognando un evento maieutico, il partorire un bisogno che fino a quel momento ci eravamo tenuto nascosto, celato, inespresso… magari proprio perché lo avevamo proiettato sul fidanzato credendo fosse una sua prerogativa.

“I rapporti falliscono non perché abbiamo smesso di amare, ma perché abbiamo smesso di immaginare” (J. Hillman, La forza del carattere)

Un “Ex” non sarà mai ex, se seguiamo Hillman. Che cos’è l’amor? Si chiedeva Capossela. Ah l’amore l’amore, dico io. Niente meno che una proiezione narcisitica. Pensiamo che la persona di fronte a noi corrisponda all’idea che ce ne eravamo fatti (anche prima di incontrarla). E invece il partner è sempre colui che scegliamo come portatore di caratteristiche di noi che stiamo ancora elaborando, che stiamo decidendo appartenerci o meno. Dunque, così come è impossibile separarsi dalle nostre fantasie, dalle nostre immagini, dalle emozioni e dai nostri bisogni, similmente non ci si può separare da un ex. Si può smettere di frequentare il suo corpo, ma mai le immagini che c’eravamo fatti. Sarebbe come separarsi da una parte di se… mi sembra molto illusorio. Inoltre i nostri fidanzati e le nostre fidanzate, esistono nelle nostre fantasie ben prima di incontrarli. Poi scegliamo quello che più combacia. Dunque una prima questione la diciamo subito, se stiamo sognando un “Ex” stiamo banalmente dialogando con le fantasie che esistevano su di lui o lei già da prima che lo avessimo incontrato.

Come leggere un sogno

Prima di giungere alle conclusioni, però, ci serve una breve spiegazione su come leggere gli eventi onirici. E sarò breve. Questa spiegazione nel world wide web non la troverete, perchè a noi psicologi piace fare un po’ i maghi e, come loro, ci teniamo i segreti su alcuni trucchi. Qui vi svelo il trucco. I sogni sono fatti di immagini, la psiche è fatta di immagini. Psiche non parla con codici binari o alfabetici, psiche parla con le immagini. Ogni immagine, uomo, oggetto, ambiente o materiale, ogni immagine è una emozione, un bisogno o una condotta. Se sogno una persona che guida la macchina e ne investe un’altra, il guidatore è una parte psichica del sognatore, cosi come lo sono l’auto, il volante, la strada e chi viene investito. La trama del sogno, il modo in cui le immagini del sogno sono in relazione tra loro ci parla del modo in cui le nostre emozioni, bisogni e condotte interloquiscono tra loro. Stando all’esempio potremmo dire che c’è un bisogno che investe, uccide o trasforma un altro bisogno.

Sognare un ex, sognare Lilith

Quindi psiche pesca dal concretismo immagini che ben si prestano a esprimere una data emozione interna o una chiara funzione interna del sognatore. Non stiamo sognando l’”ex” ma il bisogno che impersona dentro di noi. “Dottore sogno tutte le notti di insultare il mio ex che mi ha lasciato dopo 15 anni”. No. Non cadiamo nell’errore di pensare che si ha rancore o che lo si ama ancora. Pensate che il cosiddetto inconscio perda tempo a dirvi cose ovvie? No. I sogni non ci vengono a dare consigli sul mondo “là fuori”.

Direi che se l’Ex si configura come particolarmente egoista, allora il sogno ci suggerisce che stiamo litigando col nostro egoismo e dovremmo farci pace. Se l’Ex è ansioso allora è con l’ansia che lo stiamo facendo, se è depresso lo facciamo con la depressione. Ah che bello accogliere il piombo depresso di Saturno a giuste dosi! E se non lo facciamo eccolo in sogno quell’ex tanto depresso che abbiamo lasciato qualche tempo fa; viene a dirci di non sottovalutare la signora depressione.

Conclusioni

Oddio quante emozioni abbiamo distorto a nostro uso e consumo, quanti bisogni ci siamo negati. Trattiamo il nostro universo emotivo come Adamo trattava Lilith. E loro, le nostre emozioni, a un certo punto, negata l’alternanza di governo fuggono. Inoltre esistevano da sempre e quindi il solo chiamarle “Ex” le fa irritare terribilmente. Lilith, l’emozione o il bisogno che l’”Ex” nel sogno rappresentano, chiedono pari opportunità, volevano il diritto di dominarci e non di essere assoggettate al nostro controllo cosciente. Quindi quando sogniamo un o una ex il primo pensiero che dobbiamo fare è che quell’immagine ci apparteneva da sempre, il secondo è che da sempre voleva avere diritto di espressione e sfuggire al nostro controllo cosciente, il terzo è che sarà giunto il momento di riabilitare tutti gli “Ex” e smettere di andare dal nuovo Dio, lo psicologo, a chiedergli mogli e mariti, a chiedergli emozioni più consonanti con noi. Anche perché gli psicologi, quelli bravi, non sono così magnanimi come è capitato per Adamo. La psicoterapia dice sempre “nessuno tocchi Lilith!”

P.S. CLICCA QUI per leggere Come si interpreta un sogno? 6 consigli

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Info sull'autore

Luca Urbano Blasetti

Psicologo e Psicoterapeuta; Dottore di Ricerca in Psicologia Dinamica sul tema Creatività e sue componenti dinamiche; Responsabile del Centro Emmanuel per Tossicodipendenti di Rieti presso cui cura diversi progetti regionali; autore di diverse pubblicazioni psicologiche; lavora nel suo studio.

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