L’altra dimensione di Marlena




Tutti hanno cercato di interpretare la figura di Marlena, figura femminile presente nell’ultimo cd dei Måneskin Il ballo della vita.

Molti siti web e autori senza creatività hanno copiato, più o meno esplicitamente, la nostra lettura immaginale, non sapendo neanche cosa sia una lettura immaginale. Ma l’unica e originale lettura psicologica della canzone dei Måneskin la potete trovare cliccando su questo link MARLENA TORNA A CASA. I MÅNESKIN E L’ANALISI PSICOLOGICA DEL SENSO DI COLPA.

L’altra dimensione è la consecutio perfetta della nostra analisi di Torna a Casa. Vediamo insieme come.

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Cosa accade se Marlena torna a casa?

Per chi non avesse letto il significato di Marlena in Torna a casa, faccio un breve, ma necessario riepilogo. Marlena, dal punto di vista immaginale è Maria Maddalena, ovvero la peccatrice.

Torna casa è un invito non solo a delirare nel senso etimologico del termine [uscire fuori dai limiti], ma soprattutto ad accettare Marlena la peccatrice, per riscaldarsi e per non sparire. Tornare etimologicamente significa lavorare al tornio. Quindi, infine, l’invito dei Måneskin è di lavorare al tornio i nostri peccati per farli diventare una parte della nostra vita, raggiungere le vette di Psiche e trovare la nostra felicità senza sensi di colpa. [Michele Mezzanotte]

Com’è possibile far diventare i peccati e gli errori una parte della nostra vita? L’altra dimensione risponde a questa domanda.

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L’altrove tra i Måneskin e Fernando Pessoa

E adesso giuro faccio le valigie
E scappo via in un’altra dimensione
Son stanco delle vostre facce grigie
Voglio un mondo rosa pieno di colore
Voi comprate amore con le carte Visa
Con le facce intrise sì ma di sudore
E adesso giuro faccio le valigie
E scappo via dalla dolce Marlena

Far tornare a casa Marlena significa scappare, partire per un viaggio molto particolare, un viaggio che ci racconta della nostra interiorità: il viaggio per l’altra dimensione. Nel video della canzone, il ragazzo protagonista sta aspettando un treno superficiale che non passerà mai, così decide di scendere nelle profondità attivando una “sfrenata fantasia” che lo mette in contatto con l‘altra dimensione.

Per lavorare al tornio i nostri peccati dobbiamo scappare in questa altra dimensione, il mondo infero delle immagini, ovvero l’inconscio. Scappare significa andare via dalla cappa, uscire dalla cappa dei peccati, gettarli via, spogliarsi dalla dimensione del peccatore abbracciando la propria parte “oscura”.

Mi torna in mente la descrizione poetica dell’altrove di Fernando Pessoa: La luna che splende su chi / là vaga contento e libero / ha intessuto la sua luce con le tenebre / dell’immortalità

Andiamo nell’altrove proprio per intessere luce e tenebre, al fine di metterli in contatto e vagare liberi sotto la luce della luna.

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Ballare nell’inconscio insieme a Dioniso

Marlena sì portami a ballare
stasera Marlena, Marlena
sì portami a ballare stasera Marlena
Marlena sì portami a ballare
stasera Marlena, Marlena
sì portami a bailar
Il ballo della vida

Incontrati i nostri errori e i nostri sbagli, Marlena la peccatrice ci porta a ballare. Dimmi ragazzo, tu danzi mai con il diavolo nel pallido plenilunio? Chiede Jack Napier [alias Joker] al piccolo Bruce. Danzare con i nostri peccati significa danzare con il diavolo che è in noi per ballare con noi il ballo della vita.

Cosa fai per prima cosa quando impari a nuotare? Fai degli errori, non è vero? E cosa accade? Fai altri errori, e quando tu hai fatto tutti gli errori che è possibile fare senza affogare e alcuni di loro anche più e più volte, cosa scopri? Che sai nuotare? Bene – la vita è la stessa cosa che imparare a nuotare! Non aver paura di fare degli errori, perché non c’è altro modo per imparare come si vive.

[A. Adler]

Evocando il ballo evochiamo il mito di Dioniso, il signore delle anime, colui che ha un contatto profondo con il mondo infero, quindi con l’altra dimensione. Dioniso è il dio considerato pazzo e folle, per questo motivo danzare con Marlena nell’altra dimensione significa esplorare la propria follia diventando noi stessi folli. Nel video de L’altra dimensione l’atmosfera rivela un contesto rituale e dionisiaco, un ambiente folle e danzante che contiene i vari aspetti della Psiche infera.

Essere folli ci permette di ballare il ballo della vita

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Amico mio devi essere felice
perché il nuovo mondo sta per arrivare
E non c’è taglio non c’è cicatrice
che questa passione non possa curare
Io, io dalla polvere come Fenice
son risorto ed ho imparato anche a volare
Soltanto perché ho fatto le valigie
Ed ho baciato la dolce Marlena

Ballare insieme a Marlena – la nostra parte peccatrice – evoca la passione, ovvero l’eros che cura. Risorgere come Fenice è un evento esclusivo “solo” per chi ha fatto le valige e ha baciato la dolce Marlena. Questa è una bellissima metafora del percorso terapeutico e psicologico che permette di mettere in comunicazione luci ed ombre, parti angeliche e parti oscure della psiche. Di fronte al potere erotico della psiche non c’è nessun taglio o cicatrice che ci può far male.

Il “soltanto” è una parola che mi meraviglia, perché un cambiamento a guardarlo da lontano fa paura, ma una volta compiuto il passo che ci porta nell’altra dimensione, a ritroso, vediamo il nostro passo semplicemente come un “soltanto”.

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Conclusioni

Marlena sì vienimi a parlare ti prego Marlena
Marlena io ti starò ad ascoltare
Ti prego Marlena
Marlena insegnami a lottare
Ti prego Marlena
Marlena sì portami a bailar
Il ballo della vida

Ballando con la nostra Marlena interiore, parlando con lei ed ascoltandola, possiamo finalmente imparare a lottare. L’etimologia di lottare è piegare, attorcere, legarsi. Grazie a Marlena impariamo a legarci al nostro mondo infero, all’inconscio di Psiche e all’altra dimensione.

Commettere dei peccati e fare degli errori non significa morire, ma accedere all’opportunità di guardarci dentro e scoprire l’altra dimensione, il mondo inconscio e infero della Psiche. La vita va ballata, va vissuta e danzata e per fare ciò dobbiamo ascoltare cosa hanno da dirci Marlena, Dioniso e il Diavolo, ovvero cosa vogliono comunicarci i nostri sbagli, errori e peccati.

Chi evita l’errore elude la vita. [Carl Gustav Jung]

Per concludere riporto la poesia del portoghese Fernando Pessoa: L’altrove, che ci rivela come accedere all’altra dimensione. Andiamo a cercare l’altrove!

L’altrove

Andiamo via, creatura mia,
via verso l’Altrove.
Lì ci sono giorni sempre miti
e campi sempre belli.

La luna che splende su chi
là vaga contento e libero
ha intessuto la sua luce con le tenebre
dell’immortalità.

Lì si incominciano a vedere le cose,
le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate,
là le canzoni reali-sognate sono cantate
da labbra che si possono contemplare.

Il tempo lì è un momento d’allegria,
la vita una sete soddisfatta,
l’amore come quello di un bacio
quando quel bacio è il primo.

Non abbiamo bisogno di una nave, creatura mia,
ma delle nostre speranze finché saranno ancora belle,
non di rematori, ma di sfrenate fantasie.

Oh, andiamo a cercare l’Altrove

[Fernando Pessoa]

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Info sull'autore

Michele Mezzanotte

Psicoterapeuta, Direttore Scientifico de L'Anima Fa Arte. Conferenziere e autore di diverse pubblicazioni.

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