Introduzione

La verità?

Il senso del dovere ci sta sulle palle e forse fa anche un po’ paura.

Respirare quell’aria di responsabilità con il giudizio come fiato sul collo fa tremare le gambe, ma nonostante questo devi continuare a marciare come un soldatino.

Se dovessi dargli un’immagine sarebbe quella del vecchio zio Tom che punta il suo dito dritto verso di me, m’invita al senso del dovere pronunciando: I want you!, ma caro zio it’s not my business. Oggi, anzitutto voglio spiegarti cos’è il senso del dovere e perché a volte ti senti soggiogato da esso. Scopriamo insieme quando il senso del dovere sia un po’ too much e quali sono le possibili conseguenze ad un’inflazione di quest’ultimo.

Cos’è il senso del dovere?

La definizione classica suggerisce: capacità di tenere fede agli obblighi presi, assumendosi responsabilità e gestendo con cura le attività che si svolgono.

Tutto vero! Ciò però può essere considerato come il lato positivo della medaglia, quello lucente. Se da un lato abbiamo la facoltà di tener botta alle responsabilità e alle condizioni da affrontare, dall’altro c’è il ritorno di un colpo di frusta che inevitabilmente porta con sé i dolori dati dal troppo senso del dovere.

Il senso di soggiogamento

Da cosa origina questo senso di soggiogamento?

Non esiste una causa unica, bensì la molteplicità di fattori spesso ambientali e personali fa la differenza nello sviluppo di una tendenza alla “sottomissione” ad una o più condizioni di senso del dovere, questo perché l’inflazione di quest’ultimo può estendersi a diversi ambienti. Il lavoro, la famiglia e il partito sono solo alcuni dei campi comuni in cui il soggetto può esercitare in modo inflazionato il senso del dovere.

Quando il senso del dovere è inflazionato

L’inflazione, generalmente, è dovuta ad un eccesso di esercizio del senso del dovere. La presa in carico di molte responsabilità ed obblighi conduce, con il tempo, il soggetto ad una pressione ingravescente che può esser sentita maggiormente se quest’ultimo è in una condizione estrema delle forze. Un esempio che mi viene in mente è quello dei salaryman giapponesi (impiegato d’azienda), i quali fanno rabbrividire quelli che sono gli stacanovisti occidentali. In questo specifico caso il senso del dovere è dettato dal senso di comunità, dalle pressioni dell’azienda e dalle aspettative che questa ripone nel soggetto, che spesso e volentieri rientra a casa spremuto come un limone.

Cosa muove la persona ad un eccesso del senso del dovere? Atena

Per rispondere a questa domanda voglio utilizzare il mito greco poiché gli dei dell’Olimpo rappresentano ottimamente vizi e virtù dell’essere umano.

La dea che incarna più di tutte il senso del dovere è Atena, nata dalla testa di Zeus, questa è la dea della saggezza, della giustizia, ma è anche una guerriera che compie il suo dovere ad ogni costo. Gli aspetti in luce di Atena, in riferimento al senso del dovere, sono l’adempimento delle azioni e delle responsabilità prese, che stimola sempre più il soggetto nel proseguimento. Ciò che però ognuno di noi sa è che il troppo stroppia e se c’è un aspetto ombra di Atena è la produzione proprio di quel mal di testa che ebbe Zeus quando le diede i natali. Uno sforzo eccessivo, che sia dovuto ad aspetti interiori o esteriori comporta inevitabilmente pressioni e problemi e le emicranie possono esserne un sintomo.

Conseguenze archetipiche: Sisisfo e Atlante

Altri due archetipi che mi vengono in mente in riferimento all’inflazione del senso del dovere, in quanto conseguenze, sono Sisifo e Atlante, entrambi sono accomunati dalla fatica di reggere un masso.

Il primo è obbligato a spingere un masso fin sopra una montagna per poi tornare a valle e ripetere la stessa azione all’infinito, mentre il secondo inevitabilmente è costretto a reggere le sorti del mondo in un evidente stato di sofferenza. Sisifo suggerisce che l’inflazione del senso del dovere può portare ad una reiterazione infinita del gesto come in un loop a cui è difficile sottrarsi, mentre Atlante ne evidenzia l’aspetto di sofferenza che fa solchi nelle mani e nelle scapole di chi regge tale inflazione.

Conclusioni

Il senso del dovere spinge l’uomo fin dove egli può, ma spesso quando inflazionato fin a dove egli deve!

La necessità del senso del dovere a volte può distruggere un essere umano e svilirne lo spirito, ciò che però è importante comprendere è che anche la necessità dell’uomo ha un suo posto nel mondo, bisogna darle ascolto.

Innamorati di te, della vita e dopo di chi vuoi. Frida Kahlo

p.s. clicca qui per leggere: come sconfiggere il senso di colpa?

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Info sull'autore

Gerardo Iannaci

Laurea magistrale Psicologia Clinica e della Salute. "Creare è vivere due volte". Albert Camus

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