Montalcini: una donna Atena

Una piccola signora dalla volontà indomita e dal piglio di principessa, che sulla strada scelta tanti anni addietro sta tuttora proseguendo con energia geniale, e con quella rara combinazione di pazienza e d’impazienza che è propria dei grandi innovatori”. Primo Levi descrive così Rita Levi-Montalcini. La prima donna ad aver vinto un Premio Nobel in ambito scientifico. Una libero-pensatrice. Una donna che ha vissuto una vita intera a servizio della Scienza. Senza Rita Levi-Montalcini le neuroscienze sarebbero molto più povere.

Nell’antica Grecia, una delle dee centrali era Atena, figlia prodotta interamente da Zeus. La rabbia di Atena era da temere drammaticamente; poteva addirittura utilizzare la saetta di Zeus. Ma nei momenti di quiete, Atena aveva il diritto all’ultima parola: nei tribunali, gestiti dagli uomini, a lei spettava l’ultima parola in caso di parità di voto. Un carisma non da poco.

Avete mai visto la rappresentazione della dea Atena? Una guerriera. La guerriera saggia e forte. La divinità della Giustizia con l’ultima parola e la personificazione delle qualità intellettuali.

Rita Levi-Montalcini ha fatto vivere l’archetipo di Atena. Nonostante la statura minuta, ha mostrato una forza, una costanza, una determinazione tali da far diventare la sua biografia una pietra miliare per chi è pronto a scalare i propri obiettivi, costi quel che costi. Indipendentemente dal genere o dall’orientamento sessuale in cui si riconosce, indipendentemente dal credo che professa, indipendentemente dal Paese o dall’etnia o dal ceto di provenienza…indipendentemente da tutto ciò, ciò che conta è combattere con forza e saggezza.

Sei una donna Atena se…

A rovinare l’uomo è il servilismo, il conformismo, l’ossequio, non l’aggressività che è nell’ambiente più che dentro di noi.

A molte e molti capita di dover fare i conti con stereotipi e pregiudizi in quantità. Che siano le differenze di genere, che in un attimo diventano discriminazioni. Lo stesso vale per le battaglie quotidiane che molte e molti di noi combattono ogni giorno per dimostrare a noi e al mondo chi siamo.

Sei una donna Atena se combatti ogni giorno per essere te stessa, indipendentemente dagli schemi sociali in cui è inserita la tua vita.
Sei una donna Atena se la tua rabbia fa tremare perfino le saette dell’Olimpo.
Sei una donna Atena se le tue passioni sono più importanti dei vestiti che ti propongono i guru della moda.

Sei una donna Atena se per inseguire il tuo sogno più vero, se per avere l’ultima parola sul tuo destino, sei disposta a girare mondi ed universi, contando sulle tue sole forze. A costo di essere la prima donna a vincere un Premio Nobel in un ambito in cui si credeva che solo gli uomini potessero contare.

L’archetipo Atena nella sfera individuale

Sono femminista nel senso di voler ridare alle donne la dignità umana, e la capacità di utilizzare il cervello

L’archetipo di Atena è la forza su cui ogni donna può fare affidamento. È la capacità rivoluzionaria di avere l’ultima parola sulla propria vita. È l’indole innata che dà a ciascuna donna la forza potenziale di impadronirsi del proprio destino. A quel paese il soffitto di cristallo. A quel paese la convenzione che vuole una donna essere vista come Donna solo se sposa e madre. L’archetipo Atena è l’archetipo a cui l’uomo può ricorrere per avere la saggezza per far sparire i termini “donnina”, “donnaccia”, “donnona” e “donna con le palle”, per cogliere l’unicità di “donna”.

L’archetipo Atena è la sintesi dell’energia con cui Rita Levi-Montalcini ha potuto gettare le basi per il suo destino e per la strada di tutte le donne e scienziate in un mondo in cui ancora c’è chi crede che la matematica sia un mestiere di soli uomini.

L’archetipo Atena nel collettivo

Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza

Le suffragette. Le madri di Plaza de Mayo. E tutti quei movimenti contro l’oppressione e la segregazione. Che sia di razza, di genere, di orientamento sessuale. Sia quel che sia, ma l’archetipo di Atena l’abbiamo visto quando in Italia si è abolito il delitto d’onore. Vediamo l’archetipo di Atena all’opera nella sfera collettiva quando le organizzazioni anti-tratta sono all’opera. Vediamo l’archetipo Atena quando donne e uomini combattono contro le mutilazioni genitali. E lo vediamo anche nella goccia che cade sulle coscienze di tutte e tutti noi, quando cerchiamo una quadra per decidere il significato delle parole. Sindaca piuttosto che sindachessa. “Tutte e tutti” o “tutt*” per includere ogni persona, indipendentemente dal genere a cui ci sentiamo di appartenere. Qualcosa di poco conto?! Lasciamo decidere ad Atena. A lei spetta l’ultima parola. La stessa ultima parola con cui Atena avrebbe detto che Montalcini sarà sempre più corretto che “la Montalcini”: Rita Levi-Montalcini, senza articolo.

Conclusioni

La mia intelligenza? Più che mediocre. I miei unici meriti sono stati impegno e ottimismo

Rita Levi-Montalcini poteva ingannare durante la sua esistenza terrena: il suo fisico minuto poteva avvicinarla all’immagine della Piccola Fiammiferaia. E invece in lei si è personificato l’archetipo di una dea saggia e forte. Capace di utilizzare perfino la saetta di Zeus. Un guanto di sfida a chiunque volesse ancora utilizzare la frase “donna con le palle”.

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Info sull'autore

Teresa Di Matteo

Psicologa, Psicoterapeuta in formazione

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