Samantha Cristoforetti: una donna Artemide

Samantha Cristoforetti è l’emblema della donna Artemide e ci aiuta a comprendere quali aspetti siano tipici di questa dea mitologica. Che tu sia uomo o donna, in te c’è sempre una porzione di tutti gli dèi, compresa Artemide.

Ogni dio mitologico è una funzione psicologica che ci sostiene in tutte le diverse fasi della vita.

Quando la psicologia non esisteva, la mitologia ne era un precursore. Omero è il primo psicologo della storia dell’uomo e, con i suoi poemi, ha descritto tutte le possibili condotte umane, tutti i possibili bisogni parlando di déi e dee. Se dunque parliamo di Samantha come di una donna Artemide, possiamo intuire quanto questa dea ci abiti e in quale misura si attivi la forza.

L’archetipo di Artemide si palesa quando andiamo a caccia: ma non come avidi uccisori durante la stagione venatoria, non per dimostrare quanto siamo brave o bravi a uccidere fiere. No.

Artemide è attiva quando il nostro scopo è l’esaltazione dell’oggetto che inseguiamo, la sua caccia punta alla esaltazione del mondo animale, alla sua tutela. Come Samantha che ha nell’esplorazione dello spazio, nella sua esaltazione, il suo scopo primario. Se Artemide è attiva, specie nelle donne, si vive con prepotenza la missione di esplorare e onorare un oggetto esterno di tutti e non la propria esaltazione e realizzazione professionale.

Sei Artemide se

Sei Artemide se sei votata o votato ad onorare una disciplina, un oggetto collettivo e poco attento a promuovere un autoimmagine con appeal.

Ma ancora, Samantha è estremamente umile, senza fronzoli, votata ad una paradossale immagine dimessa di se nonostante la sua grandezza. Si è da poco dimessa silenziosamente dall’Aeronautica perché un militare con minore esperienza e competenze è stato promosso al suo posto; lei è tornata all’ESA a chiedere quando sarebbe ripartita per lo spazio. Allora sei Artemide se c’è Aidos ossia la vergogna, l’umiltà e la modestia.

Sei Artemide se non sai sedurre ma sai mettere in evidenza la bellezza di ciò che fai, sei Artemide se hai arco e frecce, quelle con cui, dopo aver messo a fuoco un bersaglio, subito intuisci e individui il bersaglio successivo, con il rischio, se si esagera, di perdere di vista il primo. Come per Samantha, un viaggio è per te solo la premessa per il viaggio successivo.

Artemide è dea vergine ed è attiva se non hai spinta verso l’immaginario dei figli ma qualsiasi tua azione è votata a lasciare qualcosa alle generazioni che verranno dopo di te. Il corpo per te è uno strumento che serve per raggiungere i tuoi obiettivi e, anche quando sei bellissima o bellissimo, non te ne accorgi, anzi generi diversi equivoci in chi ti osserva per la tua bellezza.

Artemide è un femminile diretto, teso all’obiettivo e alla sua esaltazione.

A cosa ci serve l’archetipo di Artemide

Senza questo archetipo si confonderebbero i nostri scopi con la nostra immagine.

Artemide è la funzione psichica che ci permette di posare lo sguardo sui nostri obiettivi, esaltarli per quello che sono, anche a scapito di noi stessi.

Artemide è necessaria alla psiche come spinta a esplorare il mondo intorno a noi e dentro di noi. Artemide permette a Samantha di esaltare lo spazio senza offuscarlo. Artemide non sopporta il maschile inteso come dominanza, si oppone alle dominanze e alle tirannie fino al punto di tiranneggiare i tiranni.

A cosa serve Artemide nella società

Ogni era ha le sue Artemidi, artisti o artiste, esploratori o esploratrici, inventori e inventrici. Ma non pensiamo che sia solo un archetipo presente nelle donne, piuttosto potremmo dire che le donne lo hanno dovuto tenere a catena a lungo.

Artemide è nelle scoperte scientifiche senza autore, nella scoperta dell’America, in opere d’arte imponenti. Nessuno ricorderà il nome di chi ha costruito un grattacielo altissimo, allora lì è Artemide. Quando il nome copre l’oggetto della sua opera Artemide si vergogna e se ne va.

Conclusioni

Guardando Samantha Cristoforetti, la sua misurata voce, il suo aspetto pulito e senza fronzoli, vedendola affacciarsi dall’oblò, nessuno di noi è preso dal desiderio di diventare lei, nessuno dentro di se affermerà di voler essere la Cristoforetti. Ma tutti, nessuno escluso, siamo invasi dal desiderio di vedere quello che i suoi occhi vedono, sentire gli odori e i rumori che lei sente.

Artemide non ha figli perché tutti noi siamo suoi figli. Artemide è la funzione che ci spinge a tutelare meno noi stessi e votarci al bene collettivo, Artemide è silenziosamente presente nelle corsie degli ospedali, nelle scuole, alle casse del supermercato. Non è il nostro cercare di essere eroi, non è un modo per passare alla storia, ma solo l’umile partecipazione al flusso della storia collettiva. E tu? Quanto hai onorato Artemide?

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Info sull'autore

Luca Urbano Blasetti

Psicologo e Psicoterapeuta; Dottore di Ricerca in Psicologia Dinamica sul tema Creatività e sue componenti dinamiche; Responsabile del Centro Emmanuel per Tossicodipendenti di Rieti presso cui cura diversi progetti regionali; autore di diverse pubblicazioni psicologiche; lavora nel suo studio.

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