Marina Abramović, psicologia della donna Estia

Marina Abramović è il personaggio famoso che mi ha ricondotto all’archetipo di Estia, la dea del focolare domestico e del tempio. La sua performance al Moma mi ha stupito particolarmente, lei sedeva su di una sedia e chi voleva poteva a sua volta sedersi difronte a lei con lo scopo di guardarsi negli occhi.

Estia dea del focolare domestico è, a livello archetipico, la dea che offre lo sguardo al mondo interno, che nutre quel fuoco (l’anima), affinché la sua fiamma rimanga sempre viva.

Marina con la sua performance riprende questo aspetto. Gli altri sono il mio specchio e attraverso loro posso guardarmi dentro, conoscermi più nel profondo, a volte con la paura che questa fiamma possa scottarmi.

In antichità quando la donna lasciava la casa paterna, una volta sposata, per trasferirsi nella nuova, portava con sé una torcia con il fuoco del suo braciere affinché alimentasse quello della nuova casa.

La fiamma di Marina ha alimentato ed è stata alimentata dalla fiamma di chi si è prestato a questa performance dal profondo significato, permettendo una comunione di fiamme proprio come accadeva con il focolare di Estia.

Sei Estia se

Sei Estia se… hai voglia di rimanere a casa e prenderti cura dei tuoi cari, magari cucinando un’ottima cena.

Sei Estia quando contribuisci a tener vivo quel fuoco che è l’amore per il prossimo.

Se coltivi la tua passione dando adito al fuoco interiore.

Se hai bisogno di prenderti cura di te stessa.

Estia è anche sacrificio e il fuoco è il simbolo di ciò che scalda, ma anche di ciò che sacrifica.

Sei Estia se hai bisogno di guardarti dentro.

A cosa serve l’archetipo di Estia?

Estia rispecchia gli ideali di purezza, calore, unione e condivisione. Serve quando hai la necessità di stare con te stessa, magari esplorando quelle che sono le tue dinamiche interiori, alimentando la fiamma della consapevolezza. Estia serve come una mamma quando vuoi preparare deliziosi manicaretti per tutti i membri della famiglia riunendoli intorno al tavolo. Estia serve quando agisci una passione che ravviva dentro quel calore che ti spinge a portarla avanti.

A cosa serve Estia nella società?

Nella società odierna il fuoco di Estia è spento, quello che un tempo ardeva all’interno del pritaneo cittadino oggi non esiste più. Ogni città, in epoca greca, possedeva un fuoco che mai doveva esser spento, in quanto fulcro vivente della città stessa. Oggi le nostre città mancano di quel fuoco che scalda e che purifica l’ambiente condiviso, servirebbe riaccendere quella fiamma con lo scopo di ravvivare i rapporti tra gli esseri umani che non si riconoscono più come fratelli, neanche tra le mura domestiche.

Conclusioni

Estia c’insegna che il fuoco va tenuto vivo, sia il cittadino che quello interiore, poiché è dal primo che nasce la comunione con il prossimo, come ha fatto Marina con la sua performance al Moma, ed è dal secondo che nasce la comunione intima con sé stessi.

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Info sull'autore

Gerardo Iannaci

Laurea magistrale Psicologia Clinica e della Salute. "Creare è vivere due volte". Albert Camus

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