Siamo tutti bisessuali

Per parlare di bisessualità mi avvalgo del potere di un sogno.

Nel sogno può accadere di avere un rapporto intimo con una persona dello stesso sesso. Magari un bacio, solo una carezza, o forse è stato un rapporto più intenso, completo, istintivo.

Il sogno è la piccola porta occulta che conduce alla parte più nascosta e intima dell’anima (C. G. Jung, 10-I, p.213)

In quale parte nascosta e intima dell’anima ci sta conducendo questo sogno inconfessabile? Cosa significa?

Un desiderio inconscio? Un’omosessualità latente?

La risposta non risiede in nessuna di queste ipotesi da psicologia ingenua. Il sogno ci parla della nostra bisessualità psichica.

Analizzare un sogno

Vi spiego brevemente come si guarda un sogno.

Per osservare un sogno dal punto di vista psicologico, dobbiamo pensare tutti i personaggi onirici come parti della nostra Psiche personale.

Se sogno Claudio, il mio sogno non parlerà del Claudio reale, ma del Claudio come parte di me.

Cosa rappresenta Claudio per me? Una persona antipatica? Allora quel sogno mi starà parlando della mia parte antipatica.

Lo stesso Jung affermava che ogni personaggio del sogno rappresenta una parte della mia personalità. Pertanto le azioni oniriche sono simboli delle relazioni che intercorrono tra i vari personaggi della nostra Psiche: uno, nessuno, centomila.

Per Hillman addirittura ogni personaggio del sogno è una personae a sé, non rappresenta né il Claudio della realtà, né una parte della nostra personalità, ma un archetipo che è venuto a trovarci e vuole comunicarci qualcosa, vuole metterci in contatto con una parte di noi.

Dunque cosa significa fare sesso con una persona omosessuale?

Parliamo in questo caso di una conjunctio psicologica.

Con questo tipo di sogno ci relazioniamo con la nostra parte omosessuale, quindi con la nostra bisessualità, ma anche con le idee, i giudizi e i pregiudizi che abbiamo su di essa.

Bisessualità Psicologica

Siamo psicologicamente bisessuali. Nessuno escluso.

Questa qualità della Psiche ci insegna ad andare oltre le discriminazioni concernenti l’orientamento sessuale.

La Psiche, come ci hanno insegnato i grandi psicologi della storia, ha una doppia polarità, maschile e femminile. All’interno di questi due poli si declinano una serie infinita di sfaccettature e sfumature.

Nessun uomo è tanto virile da non avere in sé nulla di femminile, diceva Jung (Opere 7, p.187), e viceversa aggiungo, ovvero nessuna donna è tanto donna da non avere in sé nulla di maschile.

Accettare la bisessualità psicologica ci permette di abbattere le futili etichette che dividono le persone per sessualità.

Conclusioni

Purtroppo, nonostante le numerose battaglie ed emancipazioni, siamo ancora ben lontani dall’accettare la nostra bisessualità psichica.

Questo tipo di bisessualità non deve esprimersi per forza con la sessualità, ma anche attraverso pensieri o emozioni di qualità omosessuale. Possiamo vivere una sessualità etero, ma essere bisessuali al tempo stesso.

Posso concludere che questo sogno è una conjunctio psicologica.

Da una parte ci lascia scoprire la possibilità omosessuale della Psiche, dall’altra ha il fine di farci andare oltre le etichette di genere, di farci aprire gli occhi sull’immensità della Psiche, facendoci abbattere i pregiudizi e i muri che abbiamo nei confronti della nostra parte omosessuale.

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P.S. CLICCA QUI per leggere Non si cura l’omosessualità, si cura l’omofobia

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Info sull'autore

Michele Mezzanotte

Psicoterapeuta, Direttore Scientifico de L'Anima Fa Arte. Conferenziere e autore di diverse pubblicazioni.

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