L’amicizia oltre la distanza

Nessun impegno è più importante di un amico che bussa alla porta. Ricordalo quando sei di fretta, insegnalo ai tuoi figli, non lasciare che la tua vita diventi povera di tempo (Rita Levi Montalcini)

Una foto mi ha fatto chiedere: il Covid 19 ha cambiato il nostro modo di sentire amicizia?
Giovedì, su tanti giornali era in bella vista una foto di due bambine separate da un vetro. Due amiche, abituate a giocare insieme. Due amiche, che, separate da un vetro, comunque non rinunciano a restare in contatto. In molti hanno visto in quella foto un segno di speranza, un modo per dirci che i sentimenti non cambiano, anche se dietro un vetro. O dietro una mascherina. Ecco, guardando quella foto mi è venuto in mente di concentrarmi sul senso dell’amicizia ai tempi del Covid 19. Quanto può essere faticoso restare a distanza dalle persone care? Il lavoro, gli impegni di vita spesso ci hanno portato a trasferirci in città diverse, in regioni diverse, magari in continenti diversi. Ma abbiamo sempre avuto la convinzione di poter raggiungere una persona casa. Una vacanza, le ferie, una fuga, un cambio di vita. E ora che non possiamo uscire di casa? Ora che non sappiamo quando potremo uscire dalla nostra città? Dobbiamo riscoprire l’amicizia e capire che è un sentimento con profonde radici psicologiche.

L’amicizia allo specchio

L’amicizia nasce dalle occasioni della vita, spesso dal destino, ma per diventare sentimento irrinunciabile necessita poi di grandi emozioni condivise, non di mediocrità affettiva. (Paolo Crepet)

Abbiamo imparato a convivere con le mascherine. Fino a qualche mese fa sembrava impossibile. Anche gli occhiali da vista ci davano fastidio tanto da doverli sostituire con le lenti a contatto. In molti ci troviamo a rimpiangere gli incontri di contatto. Quelli dove potevamo percepire l’altro che, letteralmente, ci era di fronte. Rimpiangiamo i contatti diretti, un caffè, un aperitivo, una passeggiata, lo shopping insieme…rimpiangiamo e speriamo che tutto questo possa tornare presto possibile.

Tuttavia, in tanti abbiamo detto della nostra o del nostro migliore amica/o che sa capirci con un solo sguardo. Una persona che ci capisce senza che noi parliamo, nel momento stesso in cui stiamo pensando qualcosa. Beh, se sapete di cosa sto parlando, siete in uno stato di grazia.
L’amicizia di questo tipo è una connessione perfetta. Una connessione di pensiero senza secondi fini. Con tante similitudini a quella che si crea tra i gemelli. Con una persona amica vengono superati molti limiti che, forse, abbiamo anche con noi stessi.

Pensate al vostro rapporto con uno specchio…alcuni ci passerebbero ore. Per vanità, per voglia di osservarsi. Cerchiamo rughe, capelli bianchi, segni del tempo che passano.
C’è chi guarda lo specchio per studiarsi e, magari, perdersi come Narciso. Immersi nell’amore di sé. Il trucco per una donna. La cura della barba per un uomo. C’è chi potrebbe perdersi per ore davanti a uno specchio.
C’è chi scappa dallo specchio, come davanti a una paura oscura. E avrebbe voglia di coprire ogni specchio come si fa in alcuni paesi quando muore una persona cara.

L’amicizia vera assomiglia al modo in cui uno specchio ci guarda. Sì, perché gli specchi in psicologia, sanno guardarci. E un amico, un amico vero può essere uno specchio perfetto per la nostra anima.

Il potere dello sguardo

Amico mio, accanto a te non ho nulla di cui scusarmi, nulla da cui difendermi, nulla da dimostrare: trovo la pace… Al di là delle mie parole maldestre tu riesci a vedere in me semplicemente l’uomo.(Antoine de Saint-Exupery)

Lo sguardo di un amico può farci paura. Sa scavarci dentro. E non c’è da vergognarsi se a volte fuggiamo anche dagli amici più veri. Fuggiamo anche dalle persone che sembrano riuscire a conoscerci meglio di noi stessi. Gli amici, veri, ci conoscono dal primo sguardo.

Stiamo imparando a nostre spese che gli sguardi sanno comunicare meglio di qualsiasi nostra altra abilità. Se vi è capitato di uscire per fare la spesa, in questi giorni, vi siete accorti di quanto gli occhi delle persone sanno raccontare tanto di ognuno di loro? Avete potuto scorgere paura o desiderio o speranza o preoccupazione. È come se nei nostri occhi si riversasse tutto ciò che ci ha riempito la mente, il cuore, l’anima nel corso della giornata.

Cosa può scorgere ora, nella luce dei vostri occhi, lo sguardo di un passante sconosciuto? Fermatevi a riflettere un momento.

Possiamo nascondere tutto. Possiamo perfino cambiare colore ai nostri capelli o sfumatura ai nostri occhi. Possiamo cambiarci i vestiti in continuazione. E perfino attraverso la chirurgia estetica possiamo cambiare. Ma la luce dei nostri occhi, no. La luce degli occhi non può essere trasformata attraverso la nostra volontà consapevole. E un amico vero questo l’ha sempre saputo.

Vi svelo un segreto: un’amicizia così profonda non può essere sradicata dal Covid 19.

E la spiegazione è presto data: nessun essere umano sarà mai in grado di nascondere, volontariamente, la luce del proprio sguardo.

La verità sull’amicizia

Si decide in fretta di essere amici, ma l’amicizia è un frutto che matura lentamente. (Aristotele)

L’amicizia può essere lo spazio perfetto per un paio di anime che si incontrano. A volte, uno spazio dai contorni più perfetti perfino dell’amore. Sì, perché l’amicizia ha le radici necessarie per far crescere un arbusto che non deve portare frutti. Una pianta da curare per il solo gusto di vederla bella, di vederla fiorire. E non ci importa se porta frutto o se, una volta cadute le foglie, dobbiamo pulire l’intero giardino. La teniamo nel giardino e la facciamo diventare una delle piante a cui siamo più affezionati. L’albero dell’amicizia cresce da quando si è piccoli. Magari tra i banchi di scuola o all’università. Ed è un albero capace di resistere anche sui terreni più impervi, più inospitali.

E se qualcuno di voi si può ritenere un terreno impervio e inospitale, e, nonostante questo, sa di avere un buon amico o un’ottima amica, può capire bene di cosa sto parlando.

Ognuno di noi ha un giardino. E lo addobba come può. Ci mette panchine per sedersi. Un tavolino. Magari una pianta di citronella per tenere lontane le zanzare. Ma l’amicizia è una pianta spontanea, che si nutre di verità. Una verità che non sempre è richiesta, ma che c’è.

Ed è una verità così inconsapevole che, a volte, sa uscire semplicemente attraverso gli occhi. Quello sguardo che le mascherine che ci proteggono dal Covid non sanno nascondere.

Conclusioni

Se dovessimo costruire l’amicizia su solide fondamenta, dovremmo voler bene agli amici per amor loro e non per amor nostro. (Charlotte Brontë)

Abbiamo imparato in questi giorni che è difficile rinunciare alla prossimità con le persone a cui siamo legati. Abbiamo scoperto, però, che possiamo anche abituarci a indossare protezioni come mascherine e guanti, che, presto, diventeranno addirittura obbligatorie. Ma gli occhi non possiamo nasconderli. E gli occhiali da sole non sono una protezione sufficiente per nascondere la luce di un volto e la forza di uno sguardo. Due bambine separate da un vetro ci dicono che l’amicizia vera non si lascia sradicare dall’isolamento. Perché lo sguardo di un amico sa leggere tutta la verità della nostra anima, anche oltre guanti e mascherine.

P.S. CLICCA QUI per leggere L’amicizia tra uomo e donna è una forma d’amore

Info sull'autore

Teresa Di Matteo

Psicologa, Psicoterapeuta in formazione

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