Perché smettiamo di sognare?




La risposta di Luca Urbano Blasetti per la rubrica de L’Anima Fa Arte “45 secondi”
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Em Gi ci chiede: perché smettiamo di ricordare i sogni?

Ma piuttosto io proverei a chiedermi: perché smettiamo di sognare i ricordi?

Ricordi, sogni riflessioni è il titolo scelto da Jung per la sua autobiografia, a suggerirci come queste tre parole fossero sinonimi, come i ricordi stessi fossero fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni.

Allora ribalterei di nuovo la domanda e mi chiederei: perché i sogni non ci vengono più a trovare? Perché non scelgono noi, la nostra materia-corpo per riattualizzarsi?

La risposta sta semplicemente nel fatto che non siamo pronti in quel momento probabilmente a rimettere in atto quella condotta archetipica che l’immagine porta con sé.

Parafrasando James Hillman mi verrebbe da dire che nella misura in cui non siamo più in grado di amare se smettiamo di immaginare, perdiamo, nello stesso modo, la capacità di sognare.

Nessuno sogna di ciò che non lo riguarda [Herman Hesse]

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Info sull'autore

Luca Urbano Blasetti

Psicologo e Psicoterapeuta; Dottore di Ricerca in Psicologia Dinamica sul tema Creatività e sue componenti dinamiche; Responsabile del Centro Emmanuel per Tossicodipendenti di Rieti presso cui cura diversi progetti regionali; autore di diverse pubblicazioni psicologiche; lavora nel suo studio.

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