Simboli e archetipi dei Pesci

In questo articolo vedremo uno dei dodici segni dello zodiaco sotto la luce della psicologia archetipica. Per comprendere al meglio l’analisi che faremo sul simbolismo di questo segno ti invito a leggere gli articoli introduttivi all’astrologia archetipica.

Il viaggio dell’essere umano si conclude nei Pesci. Ne consegue che il Pesci è il picco evolutivo massimo del simbolismo zodiacale. Il Pesci è il segno che apre le porte alla primavera, e il suo archetipo è l’insegnamento, ossia l’ascesi profonda, l’ultima fase evolutiva dello zodiaco, che si esprime nella forma suprema più profonda di amore. Il Pesci ha un bisogno viscerale di amore, ed esprime il suo amore verso l’altro con forme di altruismo innato.

Il Pesci è dominato dall’acqua: capacità di adattamento, permeabilità, empatia e forte emotività. La personalità del Pesci è camaleontica, altalenante, bipolare, in quanto è dominato dalla più profonda delle sensibilità dello zodiaco. Il Pesci ha un intuito ed un sesto senso quasi mistico, capace di intuire i bisogni e le sofferenze dell’altro, ma è anche fortemente influenzabile dalle energie dell’ambiente che lo circonda. Il Pesci non ha un grande controllo della sua emotività altalenante e spesso è accusato di avere una personalità non ben strutturata, ma il Pesci non ha bisogno di un’identità chiara, in quanto il suo segno è il culmine dell’evoluzione zodiacale, racchiude in sé le esperienze del bambino, dell’adulto e dell’anziano, ed in questa esperienza totalizzante il Pesci è in qualche modo stanco ed insofferente nei confronti della vita. Ha una grandissima difficoltà a venire a patti con la realtà. Anche per questo il Pesci è l’asceta o l’eremita, è colui che applica a pieno la fuga mundī. Il Pesci è totalmente distaccato dalle faccende terrene, le vive con insofferenza o fastidio. Il Pesci più evoluto (o “pesci abissale”) è portato ad un disprezzo delle faccende contingenti la mondanità, mentre nella sua variante più involuta, la sua enorme sensibilità, superiore a quella di qualsiasi altra persona, lo porta a soffrire di solitudine. Nel bisogno estremo di evadere da un mondo a lui ostile, il Pesci si rifugia in tutto ciò che può essere definito come “paradiso artificiale”, dal mondo fantastico e tenebroso dominato dal vortice di emozioni in cui vive perennemente ad anche, nei casi di maggiore debolezza, a gesti di inibizione forzata delle emozioni, come l’abuso e la dipendenza da sostanze.

Il Pesci ama il piacere come espressione massima dell’essere umano, ama il piacere perché è innamorato dell’idea dell’amore e dell’innamoramento, ama in modo carnale e intellettuale. Se non prova un forte coinvolgimento emotivo in ciò che fa, potrebbe vivere ogni azione con indolenza e senso di oppressione. Il Pesci che è costretto a fare un lavoro che non lo coinvolge a pieno si sentirà irrealizzato e depresso. Mal sopporta le questioni contingenti della vita, la materialità, ciò che è effimero, i limiti concreti della vita quotidiana. Per questo cercherà continuamente delle vie di fuga dalla realtà, attraverso l’ascesi, lo studio per le questioni mistiche, un forte sentimento religioso e un ideale di amore totalizzante e completo nelle forme più evolute, mentre nelle forme più involute il Pesci che si sente soffocare da una realtà che non accetta può fuggire attraverso i paradisi artificiali di cui abbiamo parlato, siano essi piaceri più leggeri come il cibo (soprattutto i dolci) o addirittura, nei casi più gravi, di droghe o anestetici.

L’ambizione definitiva del Pesci, in quanto fine ultimo dell’evoluzione umana, è il raggiungimento dell’unio mystica suprema, ossia la forma di amore eterno. L’amore del Pesci è il più profondo, stabile, coinvolgente e sentimentale, ma questo solo nella sua forma più evoluta o “abissale”; mentre nell’aspetto più involuto il Pesci apparirà tormentato dall’amore e sarà talmente terrorizzato dalle delusioni affettive che si precluderà l’amore al punto da rifiutarsi di cercarlo.

Il Pesci è un segno di grande responsabilità a causa del suo essere il culmine dello zodiaco. Il Pesci racchiude in sé tutta la saggezza e le esperienze degli altri segni che lo hanno preceduto, e supera il vincolo evolutivo dell’Acquario che aveva raggiunto il livello “ecologico”, cioè la dimensione totalizzante in cui ogni persona è parte del tutto, per diventare invece il segno della massima soggettività estrema. Il Pesci è il grande segno che tende verso l’altro, si dice che è il più altruista ed amorevole di tutti i segni, ed è anche quello che possiede un ideale di amore più forte.

A causa di questa grande responsabilità, spesso accade che il Pesci sia il segno più sofferente dello zodiaco. Non soltanto per la sua grande empatia e sensibilità, ma anche perché, nella sua forma involuta, il Pesci non riesce ad attuare questo suo bisogno inconscio di amore. Se infatti non si trova nelle giuste condizioni per far fiorire questo suo lato innato, il Pesci si trasforma nell’opposto di ciò che dovrebbe essere: un soggetto altamente sensibile che non è in grado di affrontare le sfide della vita, e che dunque fugge dall’amore e dagli affetti stabili, proponendosi uno stile di vita che non prevede la ricerca dell’amore. Così facendo il Pesci si garantisce una tutela dalle delusioni affettive, che sono vissute con grande sofferenza, ma al tempo stesso si condanna ad una dimensione di profonda solitudine inconscia e, per quanto possa tentare di autoconvincersi di star bene da solo e di bastare a sé stesso, il Pesci che non tende alla relazione affettiva sarà sempre lacerato nell’intimo da questa mancanza, ed il suo atteggiamento ne risentirà amaramente.

Il Pesci più evoluto invece è in grado di sopportare le delusioni affettive, pur continuando a soffrirvi enormemente, esse non sono causa di preclusione dalla ricerca affettiva. Il Pesci più evoluto sopporta il dolore dei fallimenti e delle delusioni perché non può rinunciare alla ricerca dell’altro. Nella sua espressione massima di altruismo, il Pesci è capace di un amore intenso e profondo, e crea attorno a sé un ambiente familistico in cui le amicizie e il partner godono di un calore affettivo immenso. Nell’insegnamento dell’amore il Pesci rivede la regola dell’universo: il tutto unificato nell’unità. Gli esseri umani sono solo metà in cerca di ciò che li completi per tornare ad essere interi, e questo insegnamento si riflette nel bisogno del Pesci di tendere allo gnostico, alla conoscenza simbolica in cui si rappresenta questa sapienza primordiale. Oltre ad essere grandi altruisti, i Pesci tendono, nella loro fase più evoluta, ad essere eccellenti studiosi di discipline umanistiche, amano l’essere umano e vogliono conoscerlo in ogni suo aspetto. Possono essere anche grandi scienziati qualora riescano a vedere nell’universo l’espressione ancestrale dell’anima che è insita nell’essere umano. Il Pesci è il grande segno dell’inconscio, simboleggiato dalle acque profonde in cui l’animale totem del segno vive. La dimensione del Pesci è proprio l’inconscio, dove l’anima e la vera natura umana risiedono, ed in quanto abitatore dell’inconscio, il Pesci è in grado di confrontarsi con le sue oscurità, i conflitti, le passioni e le contraddizioni.

Per approfondire l’argomento CLICCA QUI e guarda il video di Michele Mezzanotte su Youtube: Psicologia dei pesci

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Info sull'autore

Federico Divino

Antropologo e Linguista, specializzato in Antropologia della salute mentale (etnopsichiatria). Ha compiuto un percorso di formazione personale in psicoanalisi.

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