Freud che emoziona

Non pensavo di vedere la serie tv Freud, da poco uscita su Netflix. Eppure nella vita non si fa ciò che si crede di fare, ma si fa ciò che la vita ci obbliga a fare.

Ho da poco concluso la sua visione e devo dire che sono rimasto molto soddisfatto, perché giudico una serie solo rispetto alle emozioni che mi suscita, e Freud mi ha emozionato.

Nella serie sono intessute abilmente le sue teorie, le ambiguità della sua vita e della sua storia, mettendole a disposizione nel racconto di “Freud prima di Freud”.

Durante la visione mi sono venute in mente 10 curiosità sul Padre della psicoanalisi che voglio condividere con voi. Inoltre alla fine dell’articolo ho riportato una dichiarazione incredibile sul padre della psicoanalisi.

Ho evitato spoiler importanti, ma sicuramente chi ha visto la serie riconoscerà alcuni elementi utilizzati.

Buona lettura

1. Schlomo

Nella serie Tv l’amico di Freud si riferisce a lui chiamandolo Schlomo, infatti non tutti sanno che il nome completo del padre dell’orda primitiva è Sigismund Schlomo Freud.

2. Freud Brucia

È difficile ricostruire la biografia di Freud per due motivi principali.

In primo luogo Freud non amava i suoi biografi e faceva di tutto per rendere più difficile il loro lavoro (Jacobsen-Shamdasani, Dossier Freud, p.35). Infatti nel 1885 e nel 1907 appiccò due roghi nei quali distrusse la maggior parte dei suoi appunti e lettere.

Vorrei che nulla di tutto ciò (riferendosi al suo scambio epistolare intimo con Fliess) venisse a conoscenza dei cosiddetti posteri (Freud a M.Bonaparte, 03/01/1937).

Ciascuno avrà ragione con le sue idee sull’evoluzione dell’eroe, mi diverto già a pensare come si smarriranno – i biografi – (Freud a Bernays, 28/04/1885).

Il secondo motivo per il quale è difficile ricostruire la vita e il pensiero di Freud è l’impossibilità di accedere gli archivi Freud. Alcune corrispondenze verranno rese pubbliche non prima del 2057, mentre la pubblicazione di una misteriosa lettera indirizzata a Freud da parte di un personaggio misterioso è stata impedita fino al 2113!

Mi rode, ma saranno solo i nostri nipoti a poterla leggere.

3. Premio Goethe

Nel 1930, Freud, vinse il premo Goethe alla letteratura, nonostante fu nominato per ben 12 volte al Premio Nobel.

Durante i ringraziamenti Sigmund disse che quel premio era il punto più alto della sua carriera e incoronò Goethe come un precursore della psicoanalisi.

Questo premio apre il dibattito impossibile sulla domanda: la psicoanalisi è arte o scienza? Nella mia esperienza non ho dubbi: la psicoanalisi è arte.

4. Jofi

In una puntata della serie Netflix Freud, scendendo le scale del suo appartamento, avvista un cane Chow Chow.

Questa scena è una citazione al fatto che Freud ebbe due Chow Chow: Jofi (il più “famoso”) e Lun.

Jofi partecipava regolarmente alle sedute con i suoi pazienti. Il padre della psicoanalisi affermava che il cagnolino lo aiutava nella diagnosi psicologica di alcune persone. Più Jofi si sedeva lontano dal paziente, più quest’ultimo era ansioso.

5. Occultismo

Nella serie tv c’è una forte presenza dell’occultismo, e infatti la storia della psicoanalisi è ricca di questi personaggi.

Ad esempio, Ferenczi studiava la telepatia, Jung scrisse la sua tesi sui fenomeni occulti: Psicologia e patologia sui cosiddetti fenomeni occulti. Inoltre sono diverse le figure di medium ed occultisti che si sono avvicinati alla Psiche nel corso della storia.

Freud, tuttavia, ha sempre oscillato tra la possibilità dell’esistenza di questi fenomeni e l’esclusione netta dell’esoterismo dalla psicoanalisi, che altrimenti ne avrebbe inficiato la credibilità.

6. Il silenzio Freudiano

Crediamo che il silenzio, la rigidità e la neutralità siano delle prerogative della tecnica freudiana.

In realtà il silenzio fu un sorta di errore storico. Durante la seconda guerra mondiale Freud, essendo ebreo, si trasferì a Londra per sfuggire dai nazisti. Così, durante le sedute che conduceva con i pazienti inglesi, era silenzioso perché conosceva poco l’inglese.

Per quanto riguarda invece il presunto “rigore” di Freud parla Hartman, psicoanalista di seconda generazione e paziente di Freud: Non so quanto questo fosse caratteristico di Freud, poiché che uno si fa sulla severità e rigore di Freud non sono punti ben acquisiti, in quanto egli non era così; io ne sono sicurissimo e per di più lo so da altre fonti, che il suo approccio era altamente individuale. Egli non lavorava con tutti nello stesso modo, in questo senso non era rigido. Sapeva di quale genere di persona si trattasse e si comportava di conseguenza, e consentiva a se stesso questo comportamento a casa di quanto detto prima, perché, in effetti, si sentiva sicuro nell’applicare la sua tecnica (L.Albano, Il divano di Freud, p.201)

7. Freud e la Cognata

Freud era sposato con Martha Bernays, la quale aveva una sorella: Eli, con cui Sigmund ebbe un ampio carteggio.

Sembra che tra i due ci fosse una relazione d’amore. Tuttavia per ora la faccenda resta ambigua, oscurata tra detti e non detti, tra ammissioni implicite, pettegolezzi e dichiarazioni scottanti del “Puer Aeternus” Jung.

8. Il signore degli anelli

Freud regalò ai suoi colleghi più vicini più di una ventina anelli d’oro con sigillo. Questo era un modo di sancire una sorta di “promessa” di “fedeltà” alla causa.

Tra i primi che ricevettero l’anello psicoanalitico troviamo Karl Abraham, Sàndor Ferenczi, Otto Rank, Ernest Jones e Hanns Sachs.

9. Stop al sesso

Sembra che Freud intorno ai cinquant’anni decise smettere di fare sesso per investire la sua “libido” esclusivamente sul lavoro e sulla psicologia.

Nel famoso viaggio di Jung e Freud per “portare la peste” in America, Jung analizzò a Freud un sogno sessuale dal “chiaro significato”, ma Sigmund gli rispose: “Sai che non posso”.

10. Omicidi e Suicidio

L’ambientazione della serie è cupa e tetra, costellata da omicidi e suicidi. La storia della psicoanalisi si cala perfettamente in questo mondo infero e perverso.

Ad esempio ricordo la questione del Fratello Animale – Viktor Tausk – che, rifiutato da Freud in analisi, si tolse la vita; o il doppio suicidio di Abrham; o ancora l’omicidio di Hermine Hug-Hellmut, trovata morta soffocata con un fazzoletto in bocca, uccisa da suo nipote, nonché suo paziente; o le controverse vite e vicende di Masud Khan, lo psicoanalista/principe indiano, o di Fritz Perls.

Conclusioni

CLICCA QUI per scoprire la curiosità n.11 della quale ho parlato sul mio canale Youtube!

Freud è una serie da vedere tutta d’un fiato, mettendo da parte il razionalismo e il comparatismo. Quando godiamo di qualcosa non serve capirla con la mera ragione.

È una serie consigliatissima sia per i conoscitori della psicoanalisi che sono disposti a “giocare” con gli attori e i registi, sia per i profani che vogliono scoprire il grande mistero del lavoro più bello del mondo: la psicologia.

P.S. Per chi ha già visto la serie:

Fu così che vennero omessi i brani (nella biografia) in cui Freud sembrava credere alla possibilità di un culto sessuale satanico. (…) Ipotizzò inoltre che gli atti perversi cui i suoi pazienti erano stati presumibilmente sottoposti rientrassero in un rituale praticato da una setta satanica ancora attiva (Jacobsen-Shamdasani, Dossier Freud, p.212).

Siete ancora sicuri che la storia raccontata sia totalmente una finzione?

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Info sull'autore

Michele Mezzanotte

Psicoterapeuta, Direttore Scientifico de L'Anima Fa Arte. Conferenziere e autore di diverse pubblicazioni.

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