Sneakers Lidl: perché vanno a ruba?

Le Sneakers della Lidl hanno fatto impazzire tutti, sia chi le ha acquistate, sia chi le ha odiate.

Ormai in questi giorni stiamo assistendo ad una parata carnevalesca, all’inflazione di una civiltà dell’assurdo che ondeggia tra la negazione di una pandemia globale e l’inflazione del culto della scarpa. In un solo giorno il Covid è stato messo da parte e abbiamo assistito a code, assembramenti e follie pur di possedere l’ultimo esemplare che ci ha offerto la moda contemporanea.

Schopenhauer diceva che la vita è un pendolo tra dolore e noia, ma decisamente si era perso il meglio dello spettacolo che aveva da offrire l’umanità.

Perché siamo impazziti per le sneakers della Lidl? Perché stanno riscuotendo tutto questo successo?

La risposta è nell’effetto Matrix. Ma andiamo con ordine. Partiamo dall’ironia.

La forza dell’ironia.

Comprando le Sneakers, che ci piaccia o no, non stiamo comprando semplicemente una scarpa, un oggetto, ma stiamo sposando un’idea.

In particolare, dal punto di vista psicologico, stiamo acquistando l’ironia.

Ironia, etimologicamente, significa: “esprimere il contrario di ciò che si pensa.” Attraverso le Sneakers Lidl, esprimiamo il contrario di ciò che pensiamo.

Le Sneakers Lidl sono brutte, costano poco (€ 12,99), eppure valgono tantissimo, sono “trendy”. Sono la risposta alle logiche del mercato di lusso, alle calze smagliate di Gucci, o alle borse di Balenciaga da 2000 euro (sì, proprio quelle simili alle buste Ikea), e per questo motivo sono ironiche.

Indossando le scarpe della Lidl, indossiamo un’idea ironica. Ma a cosa serve l’ironia?

Secondo Kierkegaard, l’ironia è l’occhio sicuro che sa cogliere lo storto, l’assurdo, il vano dell’esistenza.

Attraverso l’ironia delle scarpe lanciate da Lidl riusciamo a cogliere una parte dell’assurdo del mondo.

L’assurdo e l’effetto Matrix.

Le Sneakers Lidl sono scarpe assurde, acquistate in modo assurdo, che fanno risuonare l’assurdo del mondo della moda.

L’assurdo è “ciò che suona male”, “ingrato all’orecchio”, che offende il senso comune e la sensibilità personale. Come affermava Camus, l’assurdo è la lucida ragione che consta i suoi limiti.  

La Lidl, proponendoci le sue sneakers personali, ha compiuto un abile gesto di marketing basato sull’assurdo, sull’effetto Matrix, e sulla forza archetipica degli opposti: o prendi la pillola rossa o la blu, o sei con me o contro di me, o sei con Gucci, Prada e Balenciaga, oppure indossi le Lidl. Chi resta nel mezzo non vale nulla.

Inoltre, l’effetto Matrix è esacerbato anche dal fatto che sono scarpe a tiratura limitata, pertanto subentra in noi anche l’esigenza di possedere qualcosa di unico, una sorta di investimento che dura nel tempo.

Conclusioni.

Dal punto di vista psicologico le Sneakers Lidl accendono i riflettori sulle logiche assurde del mercato e sulla nostra assurda esigenza di celebrare gli oggetti e di possederli. Più deifichiamo, inflazioniamo e glorifichiamo mondi, come la moda, più la forza dell’assurdo sarà dirompente.

La Lidl ha cavalcato in modo egregio questa potenza archetipica, giocando con l’assurdo e con la potenza ironica della Psiche.

Concludo con una citazione di Cioran:

Nel mondo, tutto appassisce: desideri, pensieri, cieli e civiltà. Una sola cosa resta in fiore: l’assurdo, intemporale assurdo.

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Info sull'autore

Michele Mezzanotte

Psicoterapeuta, Direttore Scientifico de L'Anima Fa Arte. Conferenziere e autore di diverse pubblicazioni.

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