Meccanismi di difesa: difendiamoci dal mondo

Se pensi di saperti difendere dal mondo, se hai l’impressione di aver messo in piedi una serie di strategie efficaci per evitare di essere invaso, usato, manipolato, maltrattato, allora è giunto il momento che elimini le difese, che ti fai colpire o contagiare. Così avrai la possibilità di raggiungere obiettivi importanti.

È strano vedere come, a seconda della disciplina che parla, la parola difesa assume connotazioni diverse.

Tuttavia è sufficiente recuperare l’etimologia della parola “difendere” e capiremo come mai succeda questo. “Difendere” significa “respingere” oppure “tenere lontano” dunque in ambito medico risulta certamente un valore irrinunciabile il difendere. Ma già se ci abbandonassimo nella sfera dell’amore, difendersi potrebbe essere poco salutare. Sembra evidente che troppe difese fanno male quanto è vero il suo opposto.

Cosa sono le difese in ambito medico

Il sistema immunitario è il sistema di difesa che il nostro organismo attiva quando un virus, un batterio, un qualsiasi agente esterno minaccia la salute del nostro organismo. Questo sistema produce i cosiddetti anticorpi che attaccano l’agente esterno. La cosa buffa è che se non ci esponiamo a quell’agente, se non gli diamo asilo, il nostro sistema immunitario non riconosce l’agente e non riesce a generare gli anticorpi. Quindi in ambito medico le difese sono qualcosa di buono, qualcosa che ci protegge, eppure per funzionare bene non deve agire prima di incontrare quell’agente esterno ma solo dopo avergli dato asilo.

Cosa sono le difese psicologiche

Le difese in psicologia assumono però un significato un po’ diverso. Si perché, mentre le difese che il nostro organismo  attiva sono salutari (fatta eccezione per le malattie autoimmuni e per le infezioni da covid in cui le cause di mortalità sono legate a un eccesso di difese immunitarie attivate dal virus), le difese psicologiche sono attivate dal cosiddetto “Io” da una centrale di controllo che è la causa della maggior parte delle nostre sofferenze. Le difese psicologiche sono sostanzialmente  dei meccanismi che servono per distorcere la realtà. Facciamo un piccolo elenco delle 5 difese psicologiche più diffuse e dannose:

La rimozione

La rimozione, la più famosa, ossia la capacità di eliminare dalla memoria il ricordo di un evento. Seppur questo ci dona un sollievo immediato, non ci garantisce la serenità nella misura in cui ciò che non ricordiamo siamo costretti a ritransitarlo. Non siamo sicure dell’esistenza di questo meccanismo, ma resta sempre molto raro.

La repressione

La repressione ossia la soppressione di impulsi legati a bisogni e a desideri. Questa difesa è quella che  ci impedisce di provare un emozione, un bisogno e, seppure presiede alla capacità del controllo degli impulsi, comporta l’espressione di quelle emozioni o bisogni in forme differenti e poco salutari come la somatizzazione.

La formazione reattiva

La formazione reattiva, ossia la capacità di trasformare un sentimento nel suo opposto. Come quando diciamo ti amo a qualcuno che odiamo o che è velenoso per noi, o viceversa.

La razionalizzazione

Razionalizzazione e isolamento dall’affetto è il modo con cui cerchiamo di raffreddare gli eventi rispetto al loro contenuto emotivo attraverso la ragione, la logica, e il ragionamento di tipo cognitivo

La sublimazione

Sublimazione ossia la capacità di spostare l’energia psichica verso azioni costruttive

Già dalla sublimazione ci accorgiamo di un fatto evidente, ossia che i meccanismi di difasa possono certamente essere molto utili. Ma ne abbiamo altri, moltissimi altri, la scissione, la somatizzazione, il diniego, l’anticipazione, l’idealizzazione.

Meccanismi di difesa negli animali

Se osserviamo gli animali ci accorgiamo che molti sono i meccanismi di difesa che potremmo aggiungere molti di questi anche nella nostra psiche. Il mimetismo ad esempio, oppure le macchie di inchiostro, le puzze, i veleni e compagnia cantando. È Proprio parlando di animali che giungiamo alla funzione dei meccanismi di difesa, ossia salvarci la vita. Le difese servono a restare vivi.

Ma se è così perché la psicoterapia combatte i meccanismi di difesa? Perché in terapia si lavora sull’abbassamento delle difese? Non è proprio scontato ma, mentre nel mondo intorno a noi le difese sono utili a tenerci in vita, dentro di noi, nella nostra anima, i meccanismi di difesa tengono vivo il cosiddetto “Io” ossia un assetto unilaterale che spinge per la costruzioni di routine narrative che ci diano sollievo.

Mamma mia quanto tempo spendiamo a costruire storie false, a raccontarci pappole su noi e sul mondo. E se a fare questo c’è un presunto “Io”, se lui costruisce storie che ci allontanano da chi siamo, dalla nostra verità emotiva, allora siamo sicuri che questo famigerato “IO” debba restare vivo? O non sarà meglio per noi che non sia protetto da difese e da meccanismi di difesa?

La Legittima difesa

La parola farmaco in greco significa veleno. Strano vero? Paracelso, il più noto degli alchimisti chiamava le malattie con lo stesso nome della medicina che usava per curarle. Vista così sembra evidente che non possiamo non accorgerci di un fatto semplice, ossia che è la dose a essere fondamentale. Poco più e si muore avvelenati, poco meno e si muore non curati. Per questo è annosa la questione della legittima difesa. Perché, come sta capitando in questi giorni a Voghera, l’eccesso di legittima difesa, viene e può essere considerato una delle tipologie di omicidio. Quindi se ho troppe difese rischio di essere fuori dalle relazioni, mentre se non ho alcuna difesa sono esposto a tutto e rischio di non aver forma, di non avere filtri, di non avere identità. In questo secondo caso si è esposti a tutte le tempeste emotive che ci transitano davanti agli occhi. Ah dimenticavo! Questo secondo caso è diventato un lavoro che sanno fare in pochi. Ossia lo psicoterapeuta.

Conclusioni

Potresti esserti ritrovato in alcuni dei meccanismi citati ma a noi qui interessa dire una cosa importante, ossia che alla base delle difese c’è l’immaginazione e lei, l’immaginazione è l’ingrediente necessario per una vita psichica serena e salutare.

Quindi un po’ di difese fanno bene. Ma quando si giunge in terapia, le difese vanno buttate giù per entrare in contatto con la parte di noi più autentica. Quando dico questo capisco anche perché mi piace tanto il mio lavoro, semplicemente perché questo è lo stesso presupposto necessario in amore.

P.S. CLICCA QUI per leggere Negazionismo: i tre meccanismi di difesa

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Info sull'autore

Luca Urbano Blasetti

Psicologo e Psicoterapeuta; Dottore di Ricerca in Psicologia Dinamica sul tema Creatività e sue componenti dinamiche; Responsabile del Centro Emmanuel per Tossicodipendenti di Rieti presso cui cura diversi progetti regionali; autore di diverse pubblicazioni psicologiche; lavora nel suo studio.

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