Restate a casa

Restate a casa! è stata l’esortazione di Conte.

Mezz’ora dopo migliaia persone si sono accalcate nei supermercati. 

Osservando questo evento da cittadino ho avuto quasi un blackout cerebrale (perchè?!), ma da psicoterapeuta non potevo aspettarmi altro: dietro questo comportamento c’è una rigida regola psicologica, la stessa regola che ci induce a rimanere vittime dei nostri sintomi, quello che Sabina Spielrein chiamava istinto di morte.

L’istinto di vita ci condurrebbe a restare a casa e fare la spesa di tanto in tanto quando necessario, però restare a casa significa agire l’ombra della società moderna, una società iperattiva, iperveloce e sempre in movimento. Notate bene, non è un caso che dal punto di vista immaginale l’etimologia della parola casa significhi ombra.

Purtroppo non tutti siamo pronti ad immergerci nell’ombra della Psiche.

Arrendersi ai sintomi

Quando compare l’ombra della Psiche attraverso un sintomo – depressione, ansia, panico, malattia psicosomatica, etc… – dobbiamo arrenderci ed ascoltarlo per sciogliere la nostra sofferenza. La Psiche sa sempre dove condurci.

Assaltare un supermercato di notte significa combattere contro il sintomo, attivare una difesa psicologica credendo di essere scaltri ed anticipare un pericolo che non ci sarà mai, ovvero rimanere senza viveri. 

Combattere i sintomi

Combattere i sintomi significa combattere sé stessi e la propria salute, dimenarsi nelle sabbie mobili sprofondando sempre di più negli abissi del malessere interiore. 

Le migliaia di persone che sono andate di notte nei supermercati hanno agito come Ares, il dio greco della guerra cieco, ottuso e menefreghista, che non sapeva guardare oltre il proprio naso. 

Trasformare Ares in Marte 

Nell’antica Roma Ares divenne Marte, compiendo un grande cambiamento mitologico e psicologico.

Per vincere il sintomo dobbiamo trasformare Ares in Marte, ovvero da ciechi lottatori dobbiamo diventare ascoltatori della natura e, pertanto, dei ritmi naturali di Psiche. 

Il Coronavirus, come sintomo, ci sta imponendo di restare a casa. Solo arrendendoci alla nostra ombra ne guariremo.

Pertanto, ieri sera, guardando le immagini della calca di persone in fila al supermercato, ho visto la vana lotta contro sé stessi, contro il buon senso. Migliaia di persone che miravano a peggiorare il proprio stato di salute e che si dimenavano convinte di poter sconfiggere il sintomo. 

Conclusioni

È difficile sapersi arrendere ed ascoltare i sintomi della Psiche.  

Questi giorni sono le prime sedute di una grande psicoterapia che riguarda tutti noi e che ci viene imposta dal Coronavirus. Solo pochi hanno recepito il messaggio e hanno già intrapreso la strada giusta per la guarigione.

Pertanto non mi meraviglio di coloro che si sono ammassati dopo la chiara esortazione del Presidente del consiglio Conte. Non hanno capito, ma capiranno.

Il sintomo del Coronavirus ci dice: state a casa! Ovvero state nella vostra ombra psicologica (etimologia casa).

Arrendendoci a questo messaggio avremo l’opportunità di riappropriarci dell’ombra della società contemporanea, tornando ai ritmi naturali della vita, liberandoci dalla frenesia della modernità, stando vicino ai nostri figli, ai nostri mariti o mogli.

Arrendiamoci al sintomo. Ascoltiamo il sintomo. Restiamo a casa.

P.S. CLICCA QUI per leggere il significato sintomatico del Coronavirus

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Info sull'autore

Michele Mezzanotte

Psicoterapeuta, Direttore Scientifico de L'Anima Fa Arte. Conferenziere e autore di diverse pubblicazioni.

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