Greta Thunberg: odi et amo

Greta Thunberg, all’anagrafe Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg, è una ragazza svedese, attivista per lo sviluppo ecosostenibile e contro il cambiamento climatico.

In questi giorni, grazie ai suoi discorsi e alla sua “peculiarità”, è diventata la nuova vittima dei social che nel bene e nel male, hanno aiutato a diffondere il suo messaggio: “Vi teniamo d’occhio!”.

La popolarità della ragazza ha fatto sì che nascesse in Agosto il movimento #FridaysForFuture ispirato ai suoi ideali. Greta però ha diviso il pubblico: c’è chi la ama e chi la odia, due partiti di pensiero molto radicali. Questa scissione dell’utenza social non è poi tanto strana, infatti chi emette tanta luce, proietta anche tanta ombra.

Scopriamo insieme il motivo psicologico di questa divisione netta e l’archetipo portante di Greta.

La Sindrome di Asperger

La ragazza è figlia della cantante d’opera Malena Enman e dell’attore Svante Thunberg. Quando aveva 13 anni le fu diagnosticata la sindrome di Asperger, ovvero un “disturbo pervasivo dello sviluppo” annoverato tra quelli dello spettro autistico.

Fu Hans Asperger poco prima del 1944 a “scoprire” la sindrome di Asperger?

Vero a metà. In realtà già nel 1926 la neurologa Ewa Ssucharewa ne fornì la prima descrizione (che chiamò disturbo schizoide di personalità). Fu solo nel 1981 che la descrizione di Hans Asperger fu riconosciuta come sindrome di Asperger.

In cosa consiste?

In sintesi le caratteristiche di un Aspie possono essere le seguenti: compromissione nell’interazione sociale, modelli comportamentali stereotipati, interessi ristretti e limitati ma molto profondi, nessun ritardo cognitivo e nel linguaggio, goffaggine, linguaggio unilaterale e prosodia ristretta.

Il viso di Greta e l’anima del mondo

Greta è stata presa di mira dai social media. Molti detrattori della ragazza accusano la sua mimica facciale carica di rabbia e odio. Sappiamo però che psicologicamente le emozioni non sono nostre, ma ci possiedono.

Le emozioni sono essenzialmente sociali. Il termine emozione deriva dal latino ex movere, muovere da. Le emozioni ci mettono in contatto con il mondo. La terapia introverte le emozioni; chiama ansia la paura. E tu la tiri indietro e ci lavori dentro di te. Non lavori psicologicamente su ciò che quella indignazione ti sta dicendo riguardo alle buche sulla strada, ai camion, alle fragole della Florida nel Vermont a marzo; o sull’esaurirsi del petrolio, sulla politica energetica, le scorie nucleari, o quella povera vagabonda laggiù con i piedi tutti piagati. (J.Hillman, Cent’anni di psicanalisi e il mondo va sempre peggio, p.22)

Dal punto di vista archetipico la rabbia genuina del viso di Greta è la rabbia di un mondo maltrattato, violentato e deturpato, passato in secondo piano rispetto all’uomo. Riascoltate il discorso di Greta ed immaginate che sia proprio la madre terra a parlare. Pensate che il pianeta terra non abbia proprio quelle emozioni? Rancore, odio e rabbia nei confronti dell’uomo?

“Il mondo si sta svegliando. E il cambiamento sta arrivando” Greta Thunberg

(CLICCA QUI per ascoltare il discorso)

Mitologia dell’Asperger e dell’Eroe

Per parlare immaginalmente e psicologicamente degli Asperger dobbiamo evocare la mitologia dell’eroe. Sono loro stessi che definiscono la “malattia” come un superpotere e, come sappiamo, ogni superpotere è accompagnato da un eroe.

Secondo Joseph Campbell le tappe del viaggio di un eroe sono le seguenti:

  1. una nascita misteriosa;
  2. una relazione complicata con la famiglia;
  3. il ritiro dalla società per apprendere una lezione;
  4. il ritorno nella società per comunicare i suoi apprendimenti;

A questo elenco potrei aggiungere anche l’ossessione eroica nei riguardi di una tematica ristretta e selettiva. Ogni eroe è ossessionato da qualcosa in particolare che perseguirà per tutta la vita: la sua condanna.

Lo stesso Daimon, citato da Platone ed egregiamente descritto da James Hillman, ha tratti severamente autistici: il daimon è ossessione, ci rammenta lo psicologo americano.

La vocazione si esprime nei capricci e nelle ostinazioni, nelle timidezze e nelle ritrosie (…) che servono forse a proteggere il mondo che si porta con sé da quello dal quale proviene. (J.Hillman, Il codice dell’anima)

Inoltre oggi i personaggi eroici della storia contemporanea sono accreditati come affetti da sindrome di Asperger. Penso ad esempio ai vari Einstein, Mozart, Hitchcock, Steve Jobs, Susanna Tamaro, Newton, Darwin, Lovecraft, Hopkins, e potrei continuare per intere pagine ad elencare gli eroi dell’epoca moderna/contemporanea affetti da questa sindrome.

Conclusioni: Greta, l’eroina

Se la Sindrome di Asperger equivale ad avere dei superpoteri, significa che bisogna compiere il viaggio dell’eroe descritto da Cambell. Il telos finale di Greta e della Greta che è in ognuno di noi è quello di ritornare nella società per mediare un messaggio.

Il volto di Greta è il volto della Madre Terra che soffre provando rabbia e rancore nei confronti degli uomini che ospita.

Greta è l’eroina di cui il mondo ha ora bisogno.

P.S. CLICCA QUI per leggere L’Amazzonia brucia dentro di noi. Psicologia di un disastro ambientale.

P.P.S. CLICCA QUI per leggere L’effetto Greta

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Info sull'autore

Michele Mezzanotte

Psicoterapeuta, Direttore Scientifico de L'Anima Fa Arte. Conferenziere e autore di diverse pubblicazioni.

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