Muore Daniela Carrasco, muore il nostro clown interiore

È il 3 ottobre 2019 ed esce Joker nelle sale. L’ultima scena del film ritrae una rivolta di clown per le strade di una Gotham oscura e ferita.

Il 19 Ottobre il popolo cileno scende in piazza contro il governo e il carovita imposto dallo stesso. Tra di loro c’è una ragazza, una clown di strada, la mimo Daniela Carrasco.

Il giorno dopo, il 20 ottobre 2019, viene trovata sola, morta impiccata ad un recinto di un parco nel comune di Pedro Aguirre Cerda, nella città metropolitana di Santiago del Cile.

È giallo sulla morte di Daniela Carrasco. Morte o suicidio?

Apparentemente il fatto sembra agli occhi delle autorità un suicidio. Da lì a poco, però, il collettivo cileno Ni Una Menos (Non una di meno) denuncia un avvenimento ben più grave. Sembra che la donna cilena sia stata fermata dai militari, torturata fino alla morte e impiccata come monito per la rivolta dei cittadini contro il governo cileno. L’autopsia della donna sembra dire che non ci siano stati interventi di terzi e la morte sia avvenuta per soffocamento da impiccagione, ma è ancora tutto da verificare.

Le autorità “competenti” stanno ora indagando sull’accaduto, ma nel frattempo l’ombra del dubbio ha già conquistato l’immaginario collettivo.

Ormai Daniela El mimo Carasco è diventata un simbolo. Una metafora degli abusi e delle violenze sui diritti dei cittadini e delle donne.

Pertanto ho deciso di scrivere questa lettura immaginale dell’accaduto affinché la sua immagine rimanga viva.

Cosa è accaduto alla Psiche collettiva? Cosa è accaduto a Daniela Carrasco?

L’era dei Clown

Attraversiamo quella che possiamo definire l’era dei Clown.

Il successo e l’ultima scena del film Joker (CLICCA QUI per leggere il vero significato della Danza del Joker) sono sembrati quasi un avvertimento a quanto sarebbe successo di lì a poco.

Il clown archetipico ci conduce direttamente nel mondo infero e ci costringe a guardare negli occhi la parte infera della Psiche, in questo caso l’infero collettivo. Inoltre il clown è metafora di ribellione pacifica dell’anima, di ribaltamenti della visione quotidiana delle cose.

Daniela non era solo un semplice clown di strada, ma un mimo. Il mimo è quel particolare artista che imita l’altro, più in particolare misura e valuta il gesto altrui, ripetendolo nel modo più fedele possibile.

Il clown e il mimo dell’inconscio collettivo servono a far vedere le cose da un altro punto di vista, imitandole: guardami governo, dice il clown mimo, sto imitando il tuo mondo infero e te lo faccio vedere mettendolo in scena!

Il governo però, spettatore indispettito, reagisce. Non accetta di guardarsi allo specchio capovolto.

L’impiccagione: mamma cosa sta imitando quel mimo?

L’impiccagione è un metodo per raggiungere la morte, ahimé, di antica tradizione. Durante un’impiccagione si muore per asfissia o per rottura dell’osso del collo.

Sia il soffocamento che la rottura del collo sono immagini che ricalcano perfettamente ciò che sta accadendo in Cile e nel mondo. Il carovita soffoca i cittadini, soprattutto i più poveri e fa rischiare “l’osso del collo” e tutte quelle persone che vivono sul limen della povertà.

Mentre cercavo un’immagine per l’articolo, ho letto sul web una vignetta di un bambino che guardano l’artista impiccata chiede alla madre: “Mamma cosa sta imitando quel mimo?

Daniela Carrasco, uccisa o suicida, imita il nostro soffocamento, lo stato di soffocamento che viviamo tutti a livello globale.

Siamo abituati a pensare che quando sentiamo il sintomo di soffocamento, sia dovuto solo a qualcosa che ci sta accadendo nella vita o per una nostra colpa. Tuttavia, come osserva Hillman, il soffocamento che avvertiamo nei momenti di ansia o di panico può essere causato anche da un mondo malato che ci sta soffocando.

Conclusioni: #justiciaparaelmimo

Si segue il clown nel circo entrando in una prospettiva di ribellione contro l’ordine del mondo diurno; una ribellione senza causa e senza violenza. (J.Hillman, Il sogno e il mondo infero, p.223)

Per i greci ogni fenomeno, o accadimento, rappresentava Dio. La morte di El mimo è Dio.

Ma quale Dio? Con quale significato?

Daniela è Dioniso, la parte clownesca e mima del dio greco, appesa e soffocata. Daniela rappresenta il ribaltamento dionisiaco e pacifico che non è avvenuto. Con violenza è stato soffocato sul nascere.

Non importa, dal punto di vista di Psiche, se è stato un suicidio o un omicidio, rimane il fatto che la morte di Daniela ha rapito l’immaginario collettivo. Il clown interiore, la rivoluzione pacifica, è stato soffocata e messa a tacere.

Per concludere voglio farvi leggere La preghiera del clown, una bellissima poesia scritta da Antonio de Curtis, in arte Totò. Pensate, mentre la leggete, che sia proprio Daniela ad invocare questa preghiera…

Più ho voglia di piangere e più gli
uomini si divertono, ma non importa,
io li perdono, un po’ perché essi non
sanno, un po’ per amor Tuo e un po’
perché hanno pagato il biglietto.
Se le mie buffonate servono ad
alleviare le loro pene, rendi pure questa
mia faccia ancora più ridicola,
ma aiutami a portarla in giro con
disinvoltura.
C’è tanta gente che si
diverte a far piangere l’umanità,
noi dobbiamo soffrire per divertirla
.
Manda, se puoi, qualcuno su questo
mondo, capace di far ridere me come
io faccio ridere gli altri.
(Antonio De Curtis – Totò)

Taggato in:

Info sull'autore

Michele Mezzanotte

Psicoterapeuta, Direttore Scientifico de L'Anima Fa Arte. Conferenziere e autore di diverse pubblicazioni.

Vedi tutti gli articoli