Renzi e lo shock politico

Shock because… Pittaco, uno dei sette sapienti dell’antica Grecia, affermava che se vogliamo conoscere la vera natura di un uomo dobbiamo dargli un grande potere.

Renzi in Italia ha un grande potere, tuttavia questo articolo non vuole e non può essere una diagnosi a distanza come quelle che vanno tanto di moda in psicologia.

Questo articolo si propone semplicemente di prendere in considerazione lo stile di potere di Renzi attraverso l’analisi immaginale, quindi psicologica, del suo discorso proprio come se fosse seduto di fronte a noi, sulla nostra sedia analitica.

Lacan ci insegna che ogni parola, ogni frase, ogni modo di dire, nasconde la sua psicologia. Scopriamo insieme la psicologia del discorso di Renzi, che sicuramente non inizia nel migliore dei modi…

Buonasera a tutti scusate il ritardo

In psicologia “scusa il ritardo” è una frase passivo-aggressiva esibita da qualcuno che cerca di mettersi immediatamente su di un piedistallo rispetto all’interlocutore sottintendendo: “avevo qualcosa di più importante da fare che stare qui insieme a te, ed ora ti sto dedicando il tempo che mi rimane”.

Matteo, inconsciamente, pone immediatamente la sua parola al di sopra dell’ascoltatore, si mostra come soggetto-supposto-sapere.

Come Italia Viva, senza responsabilità

Come Italia Viva abbiamo convocato questa conferenza stampa per fare il punto sulla situazione politica del Paese e per annunciare le dimissioni di Bellanova, Bonetti e Ivan Scalfarotto

Questa frase rappresenta l’assenza di responsabilità tipica della politica italiana. Renzi non parla in prima persona, parla di un partito che annuncia le dimissioni di tre persone, come se non esistesse un soggetto agente. La responsabilità, inconsciamente, non è dei ministri, non è di Renzi, ma di un partito politico, quindi di un’entità sulla quale scaricare le proprie decisioni.

Che fatica!

Immediatamente, nel discorso, a confermare la nostra ipotesi sulla mancanza di responsabilità, perviene una giustificazione non richiesta. Una grande mossa comunicativa.

Chi sa la fatica che si fa a dimettersi in politica, sa che ci vuole grande coraggio, libertà interiore e senso di responsabilità.

Il discorso diventa manipolativo: “se tu vuoi essere una persona che sa, sapiente ed intelligente, devi concordare con me che, in realtà, questa scelta impersonale è una scelta di grande responsabilità.”

Tuttavia: il lapsus di Renzi

Leggiamo questa frase e focalizziamo l’attenzione sulla parola tuttavia che ribalta completamente il senso dell’enunciato:

È molto più difficile lasciare un posto, una poltrona, che non aggrapparsi alla tenace ricerca dello status quo, e tuttavia bisogna parlare il linguaggio della franchezza, della verità.

Secondo Fritz Perls, il però, il ma, il tuttavia, sono parole che uccidono il senso del discorso: tutto ciò che c’è prima di queste parole viene distrutto, perde di valore. Chi afferma: “Si è vero, però (ma, tuttavia)…”, in realtà, ti sta dicendo che non è vero.

Pertanto la frase “È molto più difficile lasciare un posto, una poltrona, che non aggrapparsi alla tenace ricerca dello status quo“, viene cancellata dal Tuttavia, che sembra un vero e proprio lapsus freudiano all’interno di una frase che grammaticalmente non lo richiedeva.

L’inconscio di Renzi sa di aver commesso una scelta irresponsabile mandando in crisi il governo e, nonostante si sforzi di nasconderlo con il suo eloquio, la Psiche fa ugualmente parlare le verità più profonde.

Il Tuttavia, psicolinguisticamente, è l’inconscio che urla: “sono un irresponsabile”.

Dobbiamo risolvere i problemi!

Ora Renzi compie un grande gesto comunicativo, degno dei più abili maestri propagandistici: stimola le proiezioni dell’uditorio.

Matteo sa che c’è un momento di crisi per tutti e afferma:

Noi viviamo una grande crisi (pandemica), stiamo discutendo da mesi dei pericoli e delle esigenze legate al vaccino. Davanti a questa crisi il senso di responsabilità consiste nel risolvere i problemi, non nel nasconderli.

Tutto giusto, se non fosse per il fatto che non specifica quali sono questi “problemi”, pertanto lascia gli ascoltatori ad una libera proiezione: chiunque abbia un problema relativo alla pandemia potrebbe proiettarlo in questo grande calderone, immedesimandosi nel leader politico.

In questo periodo ci sono problemi da risolvere!”. Chi non sottoscriverebbe questa affermazione?

La pandemia ha creato problemi per tutti, ma a quali problemi si riferisce Matteo? Quali può risolvere?

Psicologicamente, il problema è ciò che si getta dinnanzi e forse Renzi, con questa azione, vuole solo gettarsi davanti a tutti per pavoneggiare il suo splendore al mondo degli italiani. In parole povere: vuole farsi notare.

Non lo faremo mai!

Non daremo mai vita a un governo con le forze della destra sovranista che abbiamo combattuto. Non c’e’ alcuna ipotesi di ribaltone.’

Questa frase dal punto di vista psicologico preoccupa un po’. Ci sono due doppie negazioni che, come ci insegna Freud, soprattutto quando non richieste, affermano una verità psicologica. Dopo aver sentito questa frase si potrebbe dare quasi per scontata la partecipazione di Renzi alle dinamiche della destra sovranista.

L’inconscio non mente mai.

Ritorna il ma

A proposito di destra sovranista, Matteo cita goffamente la vicenda di Trump cercando di distaccarsene a parole ma in realtà avvicinandovisi con il linguaggio della Psiche.

Nel discorso di Renzi ritorna il ma a vanificare tutto. Nessuno immagina di usare ciò che è accaduto negli Stati Uniti, ma… lo stiamo facendo:

Il fatto che il presidente uscente degli Stati Uniti si sia comportato in modo così irresponsabile, avrebbe richiesto una condanna dura come quella che è arrivata da una leader di centro destra come Angela Merkel. Nessuno di noi immagina di usare quello che è accaduto negli Stati Uniti per fare polemica qui, ma serviva un atto di responsabilità in più.’

Conclusioni: il re è nudo… disse il bambino di 5 anni

A conclusione di questa breve analisi immaginale e psicologica cito nuovamente Renzi:

La democrazia ha delle forme e se le forme non vengono rispettate, allora qualcuno deve avere il coraggio anche per gli altri per dire che il Re è nudo.

Il re è nudo è una frase spesso usata in politica per indicare lo smascheramento di una verità celata.

Sappiamo che l’inconscio parla sempre attraverso le immagini e la fiaba di Andersen, dalla quale è presa l’immagine del re nudo, ci dice anche che è un bambino di cinque anni ad urlare: “il re è nudo”.

E forse mi sbaglierò, anche se non credo, ma in questo momento l’Italia non ha bisogno di un bambino di cinque anni come leader politico.

P.S. CLICCA QUI per leggere Il Narcisismo maligno, Trump e il mantra “Solo io posso esistere”

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Info sull'autore

Michele Mezzanotte

Psicoterapeuta, Direttore Scientifico de L'Anima Fa Arte. Conferenziere e autore di diverse pubblicazioni.

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